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Volkswagen, la stampa 3D rappresenta il futuro della produzione

Two Volkswagen employees check the quality of structural parts produced using the binder jetting process for car production in front of the prototype of the special printer at the high-tech 3D printing center in Wolfsburg.

Volkswagen punta all’uso di stampanti 3D. Il nuovo processo, noto come binder jetting, viene impiegato per realizzare componenti nello stabilimento di Wolfsburg, in Germania. Mentre la stampa 3D convenzionale utilizza un laser per costruire un componente strato per strato da polvere metallica, il processo binder jetting utilizza un adesivo. Il componente metallico risultante viene quindi riscaldato e sagomato.

Questo metodo consente di ridurre i costi e aumentare la produttività: ad esempio, i componenti pesano solo la metà di quelli realizzati in lamiera d’acciaio. Volkswagen è attualmente l’unica casa automobilistica che utilizza questa tecnologia di stampa 3D nel processo di produzione.

Ciò rappresenta il risultato di un investimento a lungo termine da parte della casa tedesca. Casa che ha stretto una partnership software con Siemens e ha ampliato la sua collaborazione con il produttore di stampanti HP. Quest’ultimo fornisce sostanzialmente l’hardware necessario e Siemens il software per la produzione. Un passaggio chiave del processo su cui hanno lavorato insieme Siemens e VW è l’ottimizzazione del posizionamento dei componenti nella camera di costruzione. Questa tecnica, nota come nesting, consente di produrre il doppio delle parti per sessione di stampa.

Le tre società intendono istituire un team di esperti congiunto presso il centro di stampa 3D ad alta tecnologia che è stato aperto a Wolfsburg alla fine del 2018. Il centro formerà anche i dipendenti nell’uso di queste tecnologie. L’obiettivo è produrre fino a 100.000 componenti all’anno mediante la stampa 3D a Wolfsburg, entro il 2025.

I primi componenti realizzati con il processo di binder jetting sono andati a Osnabrück per la certificazione: sono parti per il montante A della T-Roc cabrio. Questi pesano quasi il 50 percento in meno rispetto ai componenti convenzionali in lamiera d’acciaio. Riduzione che da sola rende il processo particolarmente interessante per le applicazioni di produzione automobilistica. Volkswagen ha già condotto con successo crash test su componenti stampati in 3D.

La casa tedesca utilizza la stampa 3D da 25 anni. Oggi ci sono 13 unità nello stabilimento di Wolfsburg che utilizzano vari processi di stampa per produrre componenti sia in plastica che in metallo. Negli ultimi 25 anni sono stati prodotti più di un milione di componenti.