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Tesla, si avvicina l’apertura della megafactory di Berlino

Tesla sta per vincere una battaglia molto importante. Infatti, la nota casa automobilistica produttrice di veicoli elettrici sembra ormai a un passo dall’apertura del suo stabilimento europeo. La sede si troverà a Gruenheide, nei pressi di Berlino, Berlino e la costruzione aveva subito un brusco rallentamento.

Infatti, due gruppi ambientalisti avevano bloccato una serie di lavori di bonifica e disboscamento, bloccando i preparativi. L’ingiunzione, presentata dalle associazioni green Gruene Liga e NABU, aveva cercato di impedire il collaudo preliminare di alcuni settori dell’impianto. I due gruppi avevano sostenuto che Tesla non avesse definito le precauzioni da attuare per ridurre le emissioni di gas velenosi dalla fabbrica. Secondo quanto riportato dalla rivista tedesca Automobilewoche, la richiesta dei due enti sarebbe stata respinta dal tribunale amministrativo di Francoforte.

Tesla Berlino

Tesla, lavori e collaudo dello stabilimento

Il collaudo programmato della sede di Tesla riguarda attrezzi nei reparti di verniciatura, carrozzeria e fonderia. Dopo attenti esami, la corte non ha ritenuto evidenti i rischi derivanti dalle prove funzionali temporanee. Durante i test, l’azienda avrebbe utilizzato quantità risibili di sostanze pericolose per acqua e aria, con emissioni tossiche alquanto contenute. L’Ufficio di Stato per l’Ambiente ha monitorato solo la messa in servizio di piccoli componenti, senza ancora occuparsi dei vari settori operativi.

Il contenzioso non è ancora finito. Gli ambientalisti hanno la facoltà di presentare ricorso presso il TAS di Berlino-Brandeburgo. L’obiettivo di Tesla è produrre oltre 500 mila esemplari di Model 3 e Model Y all’interno dello stabilimento, ma non ha ancora ricevuto il permesso ambientale definitivo per la sua realizzazione. L’amministratore delegato Elon Musk non ha nascosto un certo malcontento per le complicazioni derivanti dalla burocrazia. Inoltre, in tempi recenti, il colosso statunitense ha fatto i conti con la partenza del manager dell’assemblea generale Marcel Jost. In ogni caso, i lavori vanno avanti.