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GP Belgio, dopo le polemiche di domenica parla il direttore di gara

Dopo un Gran Premio del Belgio piuttosto burrascoso, ritardato dalla pioggia e durato pochi giri dietro la Safety Car, il direttore di gara Michael Masi ha dichiarato che il proprio team ha fatto di tutto per provare a garantire una gara regolare, ma che alla fine il tempo ha “avuto la meglio su di noi“.

E così, il Gp di Spa-Francorchamps è diventato il più breve nella storia della F1. La partenza prevista alle 15.00 ora locale è stata ritardata di 25 minuti. Quindi, dopo diversi rinvii, i piloti sono usciti sulla pista per sfidare le condizioni climatiche avverse, dietro la Safety Car. Quando poi la gara è stata contrassegnata dalla bandiera rossa per l’ultima volta, ad essere assegnati sono stati la metà dei punti, ai primi 10.

Masi ha dichiarato alla stampa che la giornata è stata lunga, con “le condizioni meteo che non sono state ottimali per tutto il fine settimana. Abbiamo avuto degli spazi in cui potevamo fare attività, ma oggi penso che il tempo abbia avuto un po’ la meglio su di noi”.

Impossibile rinviare la gara al lunedì?

Per quanto riguarda il motivo per cui i piloti sono stati condotti su pista per qualche giro finale dietro la Safety Car, prima che la gara fosse annullata, Masi ha detto che c’era una leggera pausa nelle condizioni avverse, che avrebbe potuto rendere possibile una gara.

Abbiamo cercato di comprendere quali fossero le condizioni“, ha detto Masi. “Siamo in costante contatto con il nostro fornitore ufficiale del meteo e c’era una finestra in cui sembrava che fosse possibile andare. Abbiamo l’obbligo di dare un avviso di 10 minuti a tutti (…) Poi il tempo è arrivato e ha avuto la meglio su di noi di nuovo”.

Alla domanda se sarebbe stato possibile spostare il Gran Premio a lunedì, Masi ha detto: “Non c’è la possibilità di posticipare la gara a domani. Quindi, ovviamente dal punto di vista della FIA e insieme alla Formula 1, la sicurezza è fondamentale per i piloti, le squadre e tutti gli spettatori. Abbiamo dato tutte le opportunità disponibili all’interno del regolamento, all’interno delle disposizioni del codice sportivo internazionale”.