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Per Horner nessun nuovo team in F1 fino al 2026

RedBull Team principal Christian Horner and Scuderia FerrariTeam Principal Mattia Binotto speack into the paddock before qualifying of Monaco Grand Prix in Monaco City Circuit in Monaco-Ville, Monaco, France, 27 May 2022 (Photo by Andrea Diodato/NurPhoto via Getty Images)

Ci sta provando Michael Andretti in ogni modo. Il nuovamente dorato mondo della Formula 1 attira più che mai e in tanti hanno alzato le orecchie e farebbero carte false per poter entrare. Facile ora, verrebbe da malignare. Il prodotto Formula 1 funziona come mai negli ultimi decenni e lo sport internazionale della salita sul carro del vincitore abbraccia non solo le nazioni, ma anche i continenti. Soprattutto se si tratta di business.

Horner dice no

Il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, ha dichiarato a Blomberg di non vedere il numero di squadre di F1 espandersi oltre le attuali dieci almeno fino al 2026. “Al momento abbiamo un sistema a 10 squadre e funziona molto bene”, ha detto il manager britannico. Che ha poi aggiunto che ovviamente ci sono già dieci franchising e far entrare altri significherebbe diluire i guadagni e vantaggi. Onesta ammissione. D’altronde, chi gestisce il circus, Liberty Media, ha dato la priorità al mantenimento e rafforzamento delle dieci squadre esistenti piuttosto che cercare di attrarre nuovi partecipanti.

La proposta-Andretti

Chi c’ha provato concretamente e l’ha pure sbandierato ai quattro venti è il figlio del grande Mario Andretti, Michael. Ha parlato persino coi Team Principal e CEO di tutti i team al Gran Premio di Miami, ottenendo più no che sì. Chi è a favore è sicuramente la Williams e pochissimi altri. Contrari quasi tutti i team, in toto quelli importanti, e la stessa Liberty Media. Strada più che in salita da percorrere. Tra l’altro, l’attuale accordo dice un nuovo concorrente dovrebbe pagare una quota di iscrizione di 200 milioni di dollari per ricompensare i rivali del montepremi diviso in partii più piccole.

Porsche e Audi

Christian Horner ha poi definito “logico” per la Red Bull tenere colloqui con Porsche e Audi, dopo che la controllante dei due marchi, Volkswagen, ha dichiarato l’ingresso come motorista in Formula 1 nel 2026. “Penso che sia fantastico che parlino di entrare in Formula 1”, ha detto il britannico. “Sono marchi iconici: il marchio Porsche è particolarmente iconico”, confermando quindi quanto siano stretti i legami tra la scuderia austriaca e il marchio tedesco.