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Mario Andretti chiede più rispetto a Wolff

INDIANAPOLIS, IN - MAY 23: Mario Andretti drives a golf cart during practice for the 106th running of the Indianapolis 500 at the Indianapolis Motor Speedway in Indianapolis, Indiana. (Photo by Brian Spurlock/Icon Sportswire via Getty Images)

Che Michael Andretti stia facendo di tutto per entrare con un nuovo team nei prossimi anni in Formula 1 è risaputo. Come, verrebbe da malignare, che voglia salire sul carro del vincitore, essendo sotto gli occhi di tutti che il prodotto Formula 1 funziona ai massimi livelli, soprattutto in America. Malignare eh, ma nulla di male, visto che nel mondo libero non è proibito fare business e cercare di ottenere il meglio economicamente per la propria vita. E a Michael Andretti l’avventura nel circus come undicesimo team piacerebbe moltissimo.

Mari e monti

Il buon Michael ha provato a smuovere mari e monti e, come abbiamo parlato più volte, si è anche recato al Gran Premio di Miami per incontrare Team Principal e CEO vari dei team per presentarsi e presentare la sua proposta a quelli che vorrebbe fossero suoi futuri colleghi. Ottenendo più no che sì. Ed ora nella telenovela entra il ben più conosciuto padre Mario, ex pilota della Ferrari e campione del mondo nel 1978 con la Lotus.

Rispetto

A Mario Andretti non è piaciuto il trattamento – sembrerebbe… – di sufficienza riservato al figlio dal mondo che è stato suo, quello della Formula 1. In particolare, del Team Principal della Mercedes, Toto Wolff. “Meritiamo più rispetto”, ha tuonato il vincitore di 12 Gran Premi. “Trovo le critiche molto irrispettose perché siamo stati attivi negli sport motoristici molto più a lungo di lui”, ha aggiunto l’americano. “Rispetto il successo che ha ottenuto finora, ma non ha motivo di disprezzarci”.

Critiche

Toto Wolff è stato uno dei più critici sull’ingresso di un ulteriore team, sottolineando come ognuna delle dieci squadre attive nel Mondiale abbia investito molti soldi nell’ultimo decennio. E quanto sia giusto che ora i team si godano il successo senza doverlo dividere in parti più piccole. L’82enne Andretti, però, ha sottolineato il parere positivo della Federazione e di aver soddisfatto tutti i requisiti. Compreso quello della competitività, che non sarà un problema per la nuova scuderia. “Nessuno conosce i nostri preparativi. Non dobbiamo assumere nuove persone, abbiamo persone assolutamente esperte che hanno le conoscenze necessarie”, ha precisato Mario Andretti.