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Briatore e il rischio della “passeggiata” Red Bull

MONTE-CARLO, MONACO - 2022/05/29: Flavio Briatore looks on before the F1 Grand Prix of Monaco. (Photo by Marco Canoniero/LightRocket via Getty Images)

Di Mondiali se ne intende, Flavio Briatore. E, di conseguenza, anche di momenti difficili, pazienza da possedere nel borsello delle virtù fondamentali e tanto altro. Il manager piemontese ha vinto due mondiali alla Renault con Fernando Alonso a metà degli anni duemila dopo tanti anni di lotta per arrivare al vertice della Formula 1. In pochi meglio di lui conoscono la difficoltà di tornare ad essere competitivi e in tutto ciò il trait d’union con la Ferrari e il suo momento complicato risulta particolarmente immediato.

Punto di partenza

Come detto, risalire è decisamente complicato. Il punto di partenza della Ferrari era collocato decisamente in basso. La risalita dopo alcuni anni grigi di dominio Mercedes pareva potersi concretizzare già nel 2019. Poi il brusco stop che ha portato ai due anni tra i più bui della storia della rossa. E ora, complice il grande cambiamento regolamentare, un risveglio evidentissimo parzialmente interrotto dagli ultimi tre sfortunati Gran Premi a Barcellona, Monte Carlo e Baku. “Bisogna vedere da dove arriva la Ferrari, che tra l’altro quest’anno ha fatto un passo enorme in avanti nella parte motoristica”, ha detto Flavio Briatore a Radio Rai nel suo GR Parlamento.

Disastro, ma…

E si torna, per intenderci, al punto di partenza. “Ricordiamoci dov’era la Ferrari l’anno scorso, vediamo dov’è quest’anno: ad un certo punto ha fatto un passo da gigante, ma in questo momento l’affidabilità è fondamentale”, ha rimarcato Briatore. Che poi ha aggiunto che, affidabilità a parte, il punto negativo è non riuscire a vincere laddove c’è la possibilità di farlo come a Monte Carlo, dove le strategie hanno penalizzato la rossa. E la Ferrari per Briatore rimane fortissima e Leclerc è “al livello di Verstappen”, quindi in lotta per il Mondiale. Ma chiaramente il manager piemontese non può esimersi dal sottolineare anche il “disastro” di non terminare un Gran Premio e quanto questo significhi regalare ben quarantaquattro punti agli avversari. Cioè il pieno, dal momento che senza la Ferrari è complicato per un altro team guastare la doppietta Red Bull.  

Dominio

Già, il problema legato all’affidabilità ora rischia di sciupare un Mondiale che potrebbe essere incertissimo e aperto come il precedente, seppur con protagonisti diversi. Non più Mercedes e Hamilton, ma Ferrari e Leclerc. “Dispiace perché avere la Ferrari in competizione con la Red Bull è fantastico per i tifosi, per l’intera Formula 1 e per tutti quanti”, ha aggiunto Briatore. “Così, speriamo di no, rischia di diventare un po’ una passeggiata per la Red Bull”. Il bicchiere per il grande Flavio rimane comunque mezzo pieno, anche per la semplice, lapalissiana considerazione che il Cavallino l’anno scorso era in lotta con McLaren e Alpine e ora con la Red Bull del campione del mondo Max Verstappen. Un passo alla volta, insomma.