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Frasi razziste su Hamilton, tutti contro Piquet: “Arcaico”

MIAMI GARDENS, FL - MAY 08: Mercedes-AMG Petronas Team Principal & CEO Toto Wolff and Mercedes-AMG Petronas driver Lewis Hamilton (right) talk prior to the start of the Formula 1 CRYPTO.COM Miami Grand Prix on May 8, 2022 at Miami Autodrome in Miami Gardens, FL. (Photo by Doug Murray/Icon Sportswire via Getty Images)

Dopo le frasi razziste dell’ex campione brasiliano Nelson Piquet all’indirizzo di Lewis Hamilton, apriti cielo doveva essere e così è stato. Il 69enne Piquet è finito al centro delle reprimende di… chiunque, praticamente. Dallo stesso Lewis Hamilton alla Mercedes, dal compagno di squadra di Hamilton, George Russell, fino all’account twitter della Formula 1. Una presa di posizione collettiva per un tema, quello della lotta al razzismo, che ormai (per fortuna) sta a cuore al mondo intero ed è in grado di innescare una sensibilizzazione collettiva.

Il fattaccio

Nelle scorse ore erano state riprese e rilanciate alcune frasi altamente razziste di Piquet contro Hamilton riguardo all’incidente capitato nel 2021 a Silverstone al Gran Premio di Gran Bretagna. L’ex campione brasiliano si era rivolto al fenomeno inglese con l’epiteto di “ne**etto”, accusandolo di aver provocato apposta l’incidente che aveva coinvolto Max Verstappen. Frasi irriferibili registrate per un canale Youtube brasiliano alla fine del 2021. Ma il diritto all’oblio sui social non esiste, de facto. E per fortuna, in certi casi. Così, le parole becere di Piquet sono salite ai vertici delle tendenze su alcuni social network e sono state rilanciate da parecchi media. Da lì, la valanga.

Le repliche

Tra i primi ad intervenire proprio Lewis Hamilton, che ha twittato in risposta: “Non si tratta solo di linguaggio. Queste mentalità arcaiche devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Sono stato circondato da questi atteggiamenti e bersagli per tutta la vita. C’è stato molto tempo per imparare. È arrivato il momento di agire”, l’appello del sette volte campione del mondo.

Dopo Hamilton, è intervenuta anche la scuderia per cui corre il fenomeno di Stevenage, la Mercedes. “Condanniamo con la massima fermezza l’uso di un linguaggio razzista o discriminatorio di qualsiasi tipo. Lewis ha guidato gli sforzi del nostro sport per combattere il razzismo ed è un vero campione della diversità dentro e fuori la pista. Insieme, condividiamo la visione di un motorsport diversificato e inclusivo, e questo incidente sottolinea l’importanza fondamentale di continuare a lottare per un futuro più luminoso”.

Stessa linea anche per l’account twitter della Formula 1, che ha cinguettato la condanna alle frasi razziste di Piquet, la cui figlia Kelly, tra l’altro, è da anni la compagna proprio di Max Verstappen. Per Liberty Media, la discriminazione o il linguaggio razzista sono inaccettabili in ogni forma e non devono far parte della nostra società. Formula 1 definisce Hamilton straordinario ambasciatore della Formula 1 stessa e meritevole di rispetto.