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Bentley Continental GT Speed, la tecnica delle sportive di Crewe

Viaggiare “forte” senza mollare il proverbiale comfort che le distingue. Questo il target delle nuove Bentley Continental GT Speed sia in versione Coupé che Cabrio. Soprattutto quando c’è da tenere a bada un W12 (non è un errore si tratta di una W anziché una V) capace di erogare 659 CV e 900 Nm di coppia a partire da soli 1.500 giri/min.

Dopotutto quale sia il potenziale dell’edizione più sportiva della coupé (e cabrio) britannica lo si evince già dal nome. Così non dovrebbero stupire i 3,6 secondi per passare da 0 a 100 km/h e i 335 km/h di velocità massima. Performance di assoluto rispetto che però devono fare i conti con una massa non propriamente in linea con il termine “Speed”. E allora Bentley ha messo in campo il meglio della scienza e della tecnica di cui dispone, per non perdere smalto alla voce prestazioni, e allo stesso tempo garantire quel comfort di marcia che un cliente Bentley si aspetta.

Questione d’assetto

Ruolo fondamentale in questa evoluzione in GT Speed spetta al comparto sospensioni. Di serie sia sul modello Coupé che su quello Cabrio il modello pneumatico a controllo elettronico, che rientra sotto il cappello del Bentley Dynamic Ride. È formato da tre camere d’aria con smorzamento adattivo.

Lavorano a stretto contatto con il nuovo sterzo integrale, ovvero le quattro ruote sterzanti. Il sistema prevede che alle basse e medie velocità, le ruote posteriori della GT Speed ruotino in direzione opposta alle ruote anteriori per favorire un rapido cambio di direzione, aumentando la sensazione di agilità. Mentre a quelle più elevate la direzione è “in linea” con quelle anteriori. Il sistema è più rapido nelle risposte sulla GT Speed rispetto alla Flying Spur, dove il suo scopo principale è una riduzione del raggio di sterzata e una maggiore stabilità ad alta velocità.

Questione di trazione

La Continental GT Speed introduce l’uso di un differenziale elettronico a slittamento limitato (eLSD). La lettera “e” significa semplicemente che sia l’elettronica a definire il suo funzionamento. In questo modo, a seconda della modalità di guida inserita, si avrà una risposta differente. Il differenziale a slittamento limitato è sostanzialmente quello formato da un pacco di dischi frizione che, “aprendosi” e “chiudendosi” regola la coppia (in questo caso) tra le due ruote posteriori.

Il centrale invece, nel modo Comfort può inviare fino al 36% di Nm disponibili all’assale anteriore. Inoltre contrasterà il sovrasterzo applicando fino a 400 Nm alle ruote anteriori. In quello Sport, limita invece la coppia all’asse anteriore al 28%, per mantenere un livello di coppia più elevato sull’asse posteriore e consentire una sensazione di guida più dinamica.

Ovviamente anche l’impianto frenante è stato adeguato alle esigenze e alle specifiche delle nuova Bentley Continental GT Speed. Disponibile come optional la versione carboceramica, che può vantare dischi lungo l’asse anteriore con un diametro pari a 440 mm. Freni provvisti in questo caso di pinze a 10 pistoncini. Il nuovo sistema frenante carboceramico offre un risparmio di peso di 33 kg. I prezzi per l’Italia non sono ancora stati comunicati.

Bentley Continental GT Speed, le immagini