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A 98 anni si rimette al volante grazie a un programma per giovani

Nel Regno Unito esiste un programma chiamato Young Driver, che offre ai ragazzi un modo sicuro e coinvolgente per imparare a guidare. All’interno del programma, pensato principalmente per giovani di età inferiore ai 17 anni, vengono impartite competenze fondamentali riguardanti lo sterzo, il cambio, la frenata, il parcheggio e la gestione degli incroci e delle rotatorie. L’obiettivo è rendere i neopatentati pronti ad affrontare le strade. Fa specie che a partecipare con successo al programma si stato invece Don Mitchell, un giovanotto di 98 anni!

Il signor Don non è certo un novellino della guida. Dopo aver guidato per 50 anni, a 94 anni ha rinunciato alla patente per motivi di sicurezza. Ma rinunciare all’indipendenza non è stato facile. Tuttavia, grazie all’iniziativa Together We Can di Yorkare Homes (un’azienda inglese di case di riposo) la vita gli ha riservato una bella sorpresa anche in età così avanzata.

Benché pensato per ragazzi dai 4 ai 17 anni, Young Driver non mette limiti di età massimi e permette a chiunque voglia mettersi al volante di prenotare l’esperienza. Visto che le lezioni si svolgono lontano dalle strade aperte al traffico, il programma può dare a chiunque voglia partecipare la possibilità di guidare un’auto, anche a chi non potrebbe farlo. Alle lezioni di guida hanno partecipato in passato anche persone non vedenti, che per la prima volta hanno provato cosa significa guidare un veicolo. E ora Don, l’allievo più anziano di sempre.

Ma il più felice di tutti è stato senz’altro lo stesso Don Mitchell, che ha commentato: “Sono stato felicissimo di potermi rimettere di nuovo al volante, mi si è spezzato il cuore all’idea di rinunciare alla mia patente. La mia macchina preferita in assoluto che ho guidato è stata una Morris Minor, era un’auto meravigliosa e potevo fare tutta la manutenzione da solo. Penso di aver guidato ancora in modo abbastanza sicuro a 94 anni, ma arriva il momento in cui bisogna rinunciare. È stato fantastico verificare di non aver dimenticato tutte le mie abilità di guida e, come andare in bicicletta, tutto ti ritorna in mente. Non mi ero reso conto di quanto fossero cambiate le auto. Il volante è più difficile da girare e la leva del cambio è più difficile da tenere”.