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Alex Zanardi torna a casa: la guarigione proseguirà a domicilio

Daytona, 26th January, IMSA WeatherTech Sportscar Championship 2019, Rolex 24 at Daytona, Daytona International Speedway, Daytona, FL (USA). Alessandro Zanardi (ITA), BMW M8 GTE #24, BMW Team RLL pit.

Sul proprio sito web il gruppo BMW ha comunicato che il proprio ambassador Alex Zanardi è stato recentemente dimesso dalla struttura medica nella quale si trovava in seguito al grave incidente occorso in handbike, e che proseguirà la propria riabilitazione a domicilio.

A confermarlo è la moglie, Daniela Zanardi, che ha ricordato come “il recupero continua ad essere un processo lungo” e come “il programma di riabilitazione condotto da medici, fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti ha permesso progressi costanti. Naturalmente, le battute d’arresto ci sono e possono ancora verificarsi. A volte bisogna fare due passi indietro per farne uno in avanti. Ma Alex dimostra ripetutamente di essere un vero combattente“.

Per quanto concerne poi la riabilitazione, non sono evidentemente stati esclusi dei soggiorni specifici, ancorché di breve durata, in strutture mediche specialistiche che possano occuparsi di alcune particolari terapie non realizzabili a domicilio.

Il ritorno a casa e le condizioni di salute

Sotto il profilo psicologico, risulta ad ogni modo importante notare il buon adattamento all’ambiente familiare di Zanardi. Bisogna anche considerare che, a causa della situazione pandemica, per un anno e mezzo Alex ha avuto intorno a sé solo persone con mascherine e dispositivi di protezione. Inoltre, a causa delle ampie e importanti misure di protezione in clinica, le possibilità di visita sono ovviamente molto limitate” – ha ricordato la moglie.

Per quanto invece attiene le condizioni di salute, è stato condiviso come Zanardistia ottenendo sempre più forza nelle braccia, e come ora sia in grado di trascorrere la maggior parte della giornata sulla sedia a rotelle.

Infine, con un cenno sul futuro, Daniela Zanardi ha rammentato come per il momento non sia possibile prevedere come il recupero si svilupperà ulteriormente. Una strada che, comunque, “Alex affronta con spirito molto combattivo. Ricevere così tanto supporto in questo percorso, non solo dai medici e dai terapeuti che lavorano costantemente con lui, è di grande aiuto per lui e per noi”.