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BMW, fa girare sempre di più le ruote posteriori

Il portale americano CarBuzz è riuscito a visionare i documenti di un nuovo sistema di asse posteriore sterzante brevettato da BMW. La casa bavarese avrebbe depositato il progetto presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti.

Una storia fatta di tradizione

Lo sterzo sull’asse posteriore non è certamente qualcosa di nuovo. È stato introdotto per la prima volta nel 1985 sulla Nissan Skyline R31 e da allora è ricomparso su numerose vetture, non solo sportive.

La BMW Serie 8 presentava questa tecnologia, così come la Mitsubishi 3000 GT. In tempi più recenti, abbiamo visto un sistema di sterzo posteriore su modelli come la Porsche 918 Spyder, la Ferrari F12tdf e la Lamborghini Aventador Ultimae.

La tecnologia è stata impiegata anche su auto più comuni come la Renault Laguna GT e, nei modelli dotati di Integral Active Steering della casa bavarese. Ma proprio BMW sta lavorando a qualcosa di ancora più funzionale, perché ritiene che gli attuali sistemi siano troppo ingombranti.

Si gira di più

L’attuale architettura di questo genere di sistemi limita gli angoli di sterzo ad un massimo di massimo 5 gradi secondo il costruttore tedesco. La soluzione? Una sorta di portaruota aggiuntivo su ciascun mozzo, ognuno dotato di un attuatore nella parte inferiore che è mantenuto da una guida scanalata.

Secondo i documenti visionati da CarBuzz, potrebbe consentire fino a 10 gradi di angolo di sterzata della ruota posteriore senza aggiungere vincoli di spazio al sottogruppo. Se l’invenzione arrivasse in produzione, potrebbe avere vantaggi su tutta la gamma della casa automobilistica. Con un interasse virtuale accorciato grazie a questo sistema di sterzo, SUV come l’XM potrebbero essere un po’ più facili da guidare con ogni giorno.