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Car sharing in crisi, l’Aniasa ha quattro proposte

La pandemia ha messo in difficoltà molte attività economiche. Tra i settori più colpiti c’è anche quello del car sharing che, dopo un 2020 drammatico con un -53% di noleggi e una riduzione della flotta del 27%, non ha registrato il rilancio sperato nemmeno nei primi 7 mesi del 2021.

“Gli effetti della pandemia non accennano a mollare la presa sul settore del car sharing che nei primi 7 mesi del 2021 ha registrato circa la metà dei noleggi effettuati nello stesso periodo del 2019”. Questo lo scenario dipinto dall’analisi di Aniasa, associazione di Confindustria che rappresenta i servizi di mobilità.

Le previsioni pre-pandemia disegnavano un futuro più roseo per il car sharing, atteso a un deciso sviluppo. Da marzo 2020 invece si è assistito a una forte riduzione della mobilità cittadina e al massivo ricorso al telelavoro, che ancora oggi perdura. Il risultato dei primi 7 mesi del 2021 è ancora un -50% di noleggi rispetto al periodo pre-Covid.

Abitudini che cambiano

In questi mesi sono diminuiti i noleggi in centro città e aumentati quelli in periferia. Inoltre, rispetto agli anni precedenti, l’utilizzo è più uniforme nell’arco della giornata, mentre prima si concentrava negli orari di punta.

Per quanto riguarda l’offerta, è aumentata la durata dei noleggi, con formule di car sharing “a lungo termine” attivate proprio per soddisfare una parte di domanda che ha bisogno di mobilità in modo continuativo.

In calo i timori legati all’uso dell’auto condivisa: solo il 13% degli italiani avrebbe qualche remora sul servizio, contro il 54% del giugno 2020.

“La pandemia ha confermato la centralità dell’auto anche nel sistema di mobilità cittadina, in cui il settore del car sharing può giocare un ruolo da protagonista”, dichiara il Presidente Aniasa, Massimiliano Archiapatti. “Per un suo definitivo rilancio e consolidamento nelle nostre città, sono oggi però necessari e non più rinviabili interventi strutturali da parte delle pubbliche amministrazioni e del Governo”.

Le quattro proposte

Aniasa sottopone al Governo e alle Pubbliche Amministrazioni quattro proposte concrete per rilanciare il settore del car sharing in Italia

  • Abolizione del canone annualeÈ ormai un controsenso richiedere agli operatori di pagare un canone annuale per la sosta dei veicoli condivisi, quando sono proprio i servizi di car sharing a liberare il suolo pubblico e ad abbattere drasticamente la necessità di parcheggi”
  • Allineamento dell’IVA al 10%Il car sharing rientra a tutti gli effetti nel network dei trasporti urbani messi a disposizione dei cittadini”
  • Inclusione nel buono mobilità Il car sharing può contribuire a sostituire l’utilizzo del mezzo privato, in particolare per i lunghi spostamenti cittadini per cui è difficile che gli utenti facciano ricorso ai servizi di micromobilità”
  • Fondi pubblici per la promozione del MaaS (Mobility as a Service)Numerose amministrazioni italiane stanno pianificando piattaforme MaaS (Mobility as a Service) per abilitare l’integrazione tra le diverse opzioni di mobilità sostenibile presenti in città, disincentivando l’uso dell’auto privata”