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Chicco richiama alcuni seggiolini Kiros i-Size con basi Isofix difettose

A causa di un problema del sistema di aggancio del seggiolino alla base, alcuni esemplari del modello Chicco Kiros i-Size non sono stati dichiarati sicuri se installati con il dispositivo di ancoraggio Isofix. A provarlo è stato un test di Altroconsumo, che nel proprio laboratorio ha dato seguito a una serie di prove i cui risultati sono ora stati anticipati rispetto alla data prevista (maggio).

Cosa non va nei modelli Chicco

Secondo Altroconsumo, in caso di impatto frontale e laterale, la base Isofix del Kiros i-Size non sarebbe in grado di garantire al seggiolino un’adeguata stabilità. Il seggiolino rischia infatti di staccarsi dalla base, esponendo così il bambino a un elevato rischio di lesioni.

Questo non significa, comunque, che il seggiolino non possa essere utilizzato. Le raccomandazioni di Altroconsumo sottolineano infatti che il seggiolino può essere fruito ma solamente se viene ancorato con le cinture di sicurezza dell’auto. Dunque, a non essere utilizzata è la base Isofix.

Quali sono i modelli difettosi

Secondo quanto precisa Altroconsumo, Chicco ha già confermato che sta procedendo con un richiamo volontario del seggiolino Kiros i-Sixe. E di procedere a una sostituzione gratuita di tutte le basi Isofix difettose.

Riconoscere i modelli che potrebbero dar seguito a dei malfunzionamenti non è difficile. Rientrano infatti in questo campione i modelli distribuiti a partire da luglio 2020 (circa 2.000 unità), e solamente se il numero di approvazione è 030059. Un ultimo elemento che è utile per riconoscere una base a rischio è poi quella riportata sull’etichetta di tracciabilità (su fondo bianco), compresa tra il 23/11/2019 e il 19/11/2020.