Secondo uno studio i ciclisti sono persone migliori rispetto agli automobilisti

Una ricerca condotta negli Stati Uniti rivela che gli automobilisti sono di gran lunga meno interessati al bene comune rispetto ai ciclisti

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2 Novembre 2023

Alessandra Neri - Autore

Uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Psychology ha evidenziato che i ciclisti sono persone più interessate al bene comune rispetto agli automobilisti. Ma quali fattori sono stati analizzati per definire “il bene comune”? Partecipazione politica, partecipazione sociale, solidarietà di vicinato e disponibilità al vicinato.

Lo studio per l’appunto ha rivelato: “In tutti i modelli, andare in bicicletta piuttosto che guidare è stato associato positivamente all’orientamento al bene comune. La bicicletta è stata l’unica variabile che rappresentava un predittore positivo significativo per tutti e quattro gli aspetti dell’orientamento verso il bene comune dopo aver tenuto conto di variabili potenzialmente confondenti (proprietà della casa, reddito personale, istruzione, sesso)”.

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In poche parole, i ciclisti – così come i pedoni – interagiscono direttamente con l’ambiente, mentre chi guida un veicolo ne è praticamente isolato. Uno dei motivi principali è proprio la progettazione delle automobili stesse. Infatti, coloro che sono sull’auto, tanto il guidatore quanto i passeggeri, hanno delle interazioni molto ridotte con l’ambiente circostante: innanzitutto chi è in automobile non riesce a “catturare” i fondali acustici o gli odori della città stessa e, come se non bastasse, gli edifici caratteristici così come gli artefatti urbani si percepiscono a “due dimensioni” dall’interno del parabrezza.

Oltre che con i canali visivi, l’interazione con l’ambiente avviene principalmente nel punto di origine e nel punto di arrivo, e al volante di un automobile ci sono poche opportunità di interazione con l’ambiente. Proprio per questo, lo studio suggerisce che le città dovrebbero investire maggiormente in infrastrutture pedonali e ciclabili: non solo per una questione di inquinamento, ma proprio perché sarebbe meglio per la società in generale.

Ovviamente si sa che non si può fare di tutta l’erba un fascio e che non tutte le realtà odierne permettono a chiunque di sostituire l’automobile con la bicicletta, ma l’input dello studio in questione vuole incentivare ancora di più le persone ad utilizzare la bicicletta almeno un paio di volte a settimana. Il tutto per riuscire a stabilire, con un ulteriore studio, se ciò possa far cambiare o meno l’interesse delle persone all’interno dei quattro criteri utilizzati.

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