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Cinque curiosità sulle auto che ti lasceranno a bocca aperta

Le automobili, al giorno d’oggi, sono una costante nelle nostre vite. Sono un’abitudine a cui non potremmo pensare di rinunciare, come a dire: quasi una parte integrante dell’essenza del singolo. Se pensi di sapere tutto, ma proprio tutto sulle auto, forse rimarrai sbalordito da questi cinque incredibili fatti.

La prima auto elettrica ha 190 anni

Ormai li vediamo come il futuro della mobilità, ma le auto elettriche hanno un passato e anche piuttosto remoto! La tecnologia, primordiale certo, esiste da quasi 190 anni, da quando lo scozzese Robert Anderson, un inventore sconosciuto ai più, installò su di una carrozza un motore elettrico a celle non ricaricabili. Era il 1832 e il suo impegno è addirittura anteriore all’invenzione delle batterie a piombo-acido (1859).

L’inventore del Cruise Control era non vedente

Il Cruise Control, come lo consociamo, è stato inventato dall’ingegnere meccanico Ralph Teetor. Il brillante americano depositò il brevetto nel 1945. Ma come è nato questo progetto rivoluzionario? Si narra che un giorno Mr. Teetor fosse in macchina con un amico avvocato. A causa della sua disabilità non poteva guidare, doveva dunque affidarsi ad altri piloti. L’avvocato aveva per Teetor una guida irritante: quando gli parlava girava la testa e decelerava, per poi tornare bruscamente a regime di velocità quando tornava a seguire la strada. Ciò causava all’ingegnere delle oscillazioni del capo davvero fastidiose. Inventò così un rudimentale dispositivo che con un motore elettrico alzava e abbassava l’acceleratore, facendo in modo di mantenere la velocità costante. Il brevetto prese il nome di Speedostat, che divenne poi nel 1958 Cruise Control quando Chrysler lo adottò, con le dovute migliorie, per i suoi mezzi.

La prima multa per eccesso di velocità per guida a 13 km/h

Provate a lamentarvi ancora dei limiti di velocità in città dopo aver letto della multa a un inglese. Correva l’anno 1896 e Walter Arnold, guidando per il villaggio di Paddock Wood, nel Kent inglese, si trovò a violare ben due norme della strada. Il malcapitato sfrecciava a bordo della sua Benz alla folle velocità di 13 km/h! Sapete quale era il limite di velocità a quei tempi? 3,2 km/h. Inoltre, la legge prevedeva che davanti a una “carrozza senza cavalli” dovesse camminare una persona, sventolando una bandiera rossa. Arnold non seguiva nessuna delle regole e alla fine dovette comparire in tribunale. Poco tempo dopo, fortunatamente, il Locomotive on Highways Act rimosse l’obbligo del portabandiera e aumentò il limite di velocità a 23 km/h.

La macchina con più chilometri farebbe il giro del mondo 130 volte

L’insegnante in pensione Irv Gordon di Long Island, New York, era l’orgoglioso proprietario di una Volvo P1800S del 1966. La acquistò con fatica e per questo la sfruttò – con amore – fino al 2018, data del suo decesso. Alle 16:00 del 18 settembre 2013 in Alaska (USA), la sua Volvo P1800S del 1966 aveva percorso oltre 4,8 milioni di chilometri, entrando così nei Guinness dei Primati. Da allora ne ha percorsi ancora, fino a superare la quota di 5,2 milioni di chilometri nel 2018. Per dare un’idea questo chilometraggio equivale a compiere 130 volte il giro del nostro globo.

I volanti non furono utilizzati prima del 1894

Ebbene sì, le auto fino al 1894 non erano dotate di volante rotondo, così come lo conosciamo, ma di leve – poco pratiche – che permettevano al veicolo di svoltare. Alfred Vacheron fu il primo pilota a dotare la sua Panhard di un volante rotondo, in occasione della corsa Parigi-Rouen del 1894. Il sistema si rivelò così efficace che entro la fine dell’Ottocento la Panhard dotò tutti i suoi modelli di volante rotondo, seguita “a ruota” da tutte le altre case automobilistiche.