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Il pick up, il Maggiolino che Volkswagen non ha mai prodotto

Se il Maggiolino è nato sotto i peggiori auspici, cioè come auto voluta dal Terzo Reich, col tempo è diventato una delle auto più amate di tutti i tempi. Sono stati oltre 21 milioni gli esemplari prodotti in un’infinità di configurazioni. Tra queste non c’è però mai stata un pick up.

Il Maggiolino di questo servizio, in vendita sul sito di Collecting Cars, non appartiene alla produzione ufficiale di Volkswagen ma mostra come sarebbe potuto essere se la Casa di Wolfsburg avesse deciso di investire in un simile progetto.

La storia del Maggiolino

Quasi tutti conoscono le origini del Maggiolino: fu progettato da Ferdinand Porsche come una vettura economica per le masse, un progetto nato da un’idea di Adolf Hitler. Lo stesso nome del marchio, Volkswagen, in tedesco significa “auto del popolo”.

A proposito di nomi, non tutti sanno che il vero nome del Maggiolino è Typ 1. Maggiolino è un soprannome affettuoso, che cambia in ogni paese: Käfer in Germania, Beetle in UK, Kever in Olanda, Escarabajo in Spagna, Cocinelle in Francia, Bug negli USA e Fusca in Brasile.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il genio di Porsche divenne chiaro e la produzione dell’auto ebbe un’impennata. Le fabbriche avrebbero costruito il Maggiolino in tutto il mondo: Sud Africa, Tailandia, Messico, Nigeria, Venezuela, Finlandia, Brasile e molti altri Paesi.

Il Maggiolino diventò anche un’icona a Hollywood grazie al film Herbie. Nel frattempo quest’auto svolse un ruolo essenziale come mezzo di trasporto a basso costo per milioni di persone, sia nei paesi in via di sviluppo sia nell’occidente industrializzato.

Ancora oggi, milioni di esemplari sono tutt’ora sulle strade in giro per il mondo. Molti di essi sono stati trasformati e personalizzati secondo le fantasie più o meno assurde dei proprietari. Il Maggiolino pick up ne è un esempio.

Il Maggiolino pick up

A partire dal Maggiolino originale, Volkswagen ha sviluppato altri modelli. Tra questi il Typ 2, spesso chiamato Bus o Kombi, e la berlina Typ 3. Chi ha realizzato l’insolito Maggiolino pick up ha preso come base un Typ 1 del 1971, la parte posteriore di un Typ2 e il motore di una Typ 3.

Una volta sostituito il pianale del Maggiolino originale e completati altri lavori di restauro, è stata tagliata la linea del tetto per dare un profilo più basso. Quindi sono stati montati vetri personalizzati su tutti e quattro i lati della vettura.

Le sospensioni originali sono state sostituite con una struttura McPherson ribassata all’anteriore e coilover e ammortizzatori posteriori Megabug. Il motore originale è stato sostituito con un 1.6 “Suitcase” di una Typ 3 ricostruito e rielaborato con un doppio carburatore Weber ICT 34, abbinato a un cambio manuale a 4 rapporti.

Il cassone posteriore è stato preso da un Typ 2 pick up. Sono stati installati interni su misura, con sedili avvolgenti neri e volante Mountney con bordo in legno. Il Maggiolino pick up è poi stato verniciato con la tinta Gemini Blue Metallic.

Maggiolino pick up – Le foto