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Il vantaggio sostenibile, un costo da sostenere… come in Norvegia

DRESDEN, GERMANY - JUNE 08: A Volkswagen employee demonstrates the charging of a Volkswagen ID.3 electric car outside the "Gläserne Manufaktur" ("Glass Manufactory") production facility on June 08, 2021 in Dresden, Germany. The Dresden plant is currently churning out 35 ID.3 cars per day. The ID.3 and ID.4 cars are also produced at VW's Zwickau plat located in the same region. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Secondo un rapporto pubblicato dal Fondo Internazionale Monetario (FMI), la Norvegia dovrebbe cominciare a valutare la tassazione delle auto elettriche di fascia medio alta. Un “suggerimento” necessario per abbattere il costo complessivo dei suoi generosi incentivi per questa classe di veicoli. Attenzione, si tratta di una dettagliata valutazione degli economisti dell’FMI e non di una futura politica della Norvegia che, tra le sue principali risorse, vanta quella del petrolio.

Cercando di diventare la prima nazione a porre fine alla vendita di auto a benzina e diesel entro il 2025, lo stato nordico esenta attualmente tutti i veicoli completamente elettrici dalle tasse imposte sui motori a combustione interna. Di conseguenza, il 54% di tutte le nuove auto vendute in Norvegia lo scorso anno era alimentato solo da batterie, un record globale, rispetto al 42% nel 2019 e solo all’1% di dieci anni fa.

Ma la politica ha un costo sostanziale, stimato dalla coalizione di centrodestra al governo in 19,2 miliardi di corone norvegesi (2,32 miliardi di dollari) di entrate statali perse lo scorso anno, o circa 250.000 corone in media per ogni nuova auto elettrica venduta.

Più costosa è un’auto, maggiore è l’imposta sulle vendite e altre imposte a cui lo stato rinuncia, dando così i maggiori sussidi impliciti alle famiglie ad alto reddito e aumentando anche il costo per tonnellata di emissioni di carbonio risparmiate, secondo il documento.

“La Norvegia potrebbe migliorare la destinazione dei suoi incentivi fiscali per aumentare il loro impatto ambientale”, ha concluso il documento pubblicato del FMI.

Uno di questi cambiamenti mirati potrebbe essere quello di offrire sussidi per eliminare effettivamente le auto a benzina e diesel quando si passa ai veicoli elettrici, hanno affermato gli economisti, aggiungendo che la Norvegia dovrebbe anche considerare di aumentare le tasse imposte sulle auto inquinanti.

Perché il documento firmato dall’FMI è importante da prendere come indicazione? Certo nel nostro Paese siamo ancora lontani da questo tipo di problematiche, ma indubbiamente all’aumentare delle vetture elettriche diminuirà, nel nostro caso, il gettito derivato ad esempio dal bollo o dalle accise sui carburanti. Un gettito che inevitabilmente dovrà essere recuperato da altre parti, anche dalle stesse vetture elettriche. Indubbiamente la sostenibilità ha un costo… a volte neppure così indifferente.