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La storia di Old Smokey e del successo a Pikes Peak

La storia di Old Smokey è certamente una di quelle narrazioni che piaceranno agli appassionati dei restauri. Le origini di tale iniziativa risalgono infatti a metà degli anni 2010, quando il proprietario e capo costruttore di Chuckles Garage, Scott Birdsall, si imbatte in una Ford F-1 del 1949 su Craigslist. Anche se il veicolo era in uno stato pietoso, il prezzo richiesto era troppo conveniente per essere trascurato. E, così, per circa 200 euro, Scott si portò a casa una vecchia F-1 da ripulire e rivendere.

Come accade spesso, però, anche questo costruttore si è lasciato prendere la mano. Ha dunque dapprima ripulito la carrozzeria, apportato lievi modifiche al telaio, introdotto una sospensione in stile Mustang II, montato un turbodiesel Cummins preso in prestito da un Dodge Ram del 1994. Quindi, ha pensato che i 160 CV del Cummins di serie non fossero sufficienti, apportando ulteriori modifiche al motore.

La situazione si è quindi evoluta verso una configurazione biturbo, spostando poi l’intero motore indietro per una migliore distribuzione dei pesi. Sono poi stati introdotti freni più grandi e una nuova sospensione anteriore. Quindi, alla fine Scott decise di sostituire il vecchio telaio con una variante personalizzata in stile NASCAR e di dotarlo di un diesel Cummins più recente e capace proveniente da un Freightliner del 2005. Una volta installate tutte queste modifiche, la vecchia Ford era sostanzialmente un modello da corsa ad alte prestazioni.

La partecipazione a Pikes Peak

Ormai noto come Old Smokey, il modello partecipò a diverse gare divenendo ancora più popolare. Le modifiche sono continuate e, oltre ai costanti aggiornamenti meccanici, il mezzo è stato dotato di un enorme alettone posteriore, di uno splitter anteriore e di un sottotelaio in carbonio per poter partecipare alle gare di time attack.

Come se non fosse sufficiente, l’Old Smokey è stato poi coinvolto in alcune corse in montagna e, naturalmente, sull’evento più famoso di tutti: la Pikes Peak International Hillclimb.

Purtroppo, un grave incidente durante le prime prove del 2018, seguito da un guasto al motore durante le qualifiche, ha messo fine prematuramente alla ricerca della gloria di Scott. Nel 2019 ha però ripreso a correre, ma questa volta sono state la pioggia e la grandine ad ostacolare la sua corsa.

La maledizione si è spezzata nel 2020 quando, nonostante un guasto al motore durante le qualifiche, Scott e Old Smokey sono riusciti a partecipare all’evento principale, percorrendo i 19 km del percorso in 11 minuti e 24,065 secondi, rendendo così Old Smokey il veicolo a motore diesel più veloce che abbia mai corso alla Pikes Peak, e superando il record precedentemente detenuto dal team Mercedes-Benz.

Chi vuole saperne di più su questa straordinaria revisione e vedere il mezzo all’opera, può dare uno sguardo a questo video YouTube di Top Gear.