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L’auto ultracentenaria di Detroit Electric antenata della Tesla

Non bisogna credere che l’idea di far muovere le auto usando l’elettricità sia nata solo una manciata di anni fa, da quando Tesla ha iniziato a produrre i suoi modelli. È più o meno da quando è stata inventa l’automobile, nel XIX secolo, che si sperimentano alimentazioni alternative, tra cui vapore e gas. E l’elettricità ovviamente. Tanto che all’inizio del XX secolo, i veicoli elettrici erano diffusi quasi quanto quelli che oggi consideriamo tradizionali.

Ovviamente si parla di numeri molto piccoli, ma in città come New York c’erano stazioni di ricarica ogni dieci isolati e molte auto, camion e taxi utilizzavano motori elettrici e non a combustione interna. Anche se erano più costosi, la gente li preferiva perché erano molto più silenziosi, più semplici da mantenere e, soprattutto, non serviva l’avviamento a manovella.

Viaggi brevi e urbani

Il costruttore americano di veicoli elettrici più importante di quell’epoca dimenticata era Detroit Electric. Nel 1907 mise in produzione il primo veicolo a batterie e per le tre decadi successive ne avrebbe prodotti circa 13.000. Una di questi fu la Model 82 Brougham. Presentata nel 1920, era l’automobile più moderna e raffinata che l’azienda avesse mai prodotto.

Dal punto di vista stilistico, appariva come qualunque altra auto sulle strade dell’epoca. Aveva un falso radiatore e un vano motore frontale che ospitava 7 delle 14 batterie da 6 volt che alimentavano il motore a corrente continua da 4,5 CV montato in posizione centrale. Le altre batterie era posizionate all’interno del bagagliaio posteriore, il che permetteva una buona distribuzione dei pesi anche se limitava molto lo spazio di carico.

Ma chi aveva bisogno di spazio per i bagagli negli anni ‘20? Il concetto di lungo viaggio in auto non esisteva a causa delle pessime condizioni delle strade. In più le vetture erano estremamente lente: la velocità massima della Model 82 Brougham era inferiore ai 50 km/h e a questa velocità le batteria si esaurivano in breve tempo. Inoltre, il precario assale anteriore solido e le sospensioni semiellittiche posteriori rendevano la guida poco confortevole sulle strade di campagna. Quindi l’auto era pensata unicamente per l’utilizzo cittadino.

Niente volante

Con una carica completa, la Model 82 aveva un’autonomia di poco meno di 130 km, ma questo non era il dato migliore per un veicolo elettrico degli anni ‘20. Su modelli precedente, la Detroit Electric offriva come optional una batteria in nickel e Ferro che raddoppiava l’autonomia. Tale batteria non era più venduta dall’azienda nel 1921, ma era comunque disponibile da venditori di terze parti.

La caratteristica più interessante di questo veicolo ultracentenario è forse la mancanza di un volante. Ovviamente non si parlava ancora di guida autonoma, ma lo sterzo era comandato tramite una leva. Spingendo la leva lontano dal guidatore l’auto girava a sinistra, mentre tirandola verso di sé sarebbe andata verso destra. Una leva più corta serviva per controllare la potenza. La trasmissione era automatica con cinque marce in avanti e una retromarcia. La vettura era anche dotata di tre pedali che combinavano le funzioni di freno per la marcia e del freno di stazionamento.

La carrozzeria era costruita da H&M Body Corporation di Racine, nel Wisconsin, e ogni abitacolo poteva ospitare fino a 5 persone. Il guidatore si sedeva a sinistra della panca posteriore, mentre due passeggeri potevano sfruttare i sedili anteriori.

Troppo costosa

I precedenti modelli di Detroit Electric avevano avuto molto successo, con vendite tra le 1.000 e le 2.000 all’anno negli anni ‘10. Tuttavia, l’azienda del Michigan riuscì a vendere solo tra i 90 e i 100 esemplari della Model 82. Infatti in quegli anni, le vetture a combustione interna come la Ford Model T stavano diventando molto meno costose. Se per esempio la Model T poteva costare 300 dollari (pari a circa 4.700 dollari attuali, 4.300 euro), il veicolo elettrico la Model 82 Brougham aveva un listino di 2.100 dollari (oggi 33.000 dollari o 30.000 euro).

Pochissimi di questi affascinanti veicoli elettrici sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. Uno di questi, di cui vediamo le immagini in questo articolo, è stato venduto all’asta da RM Sotheby’s nel 2016 per 66.000 dollari (60.000 euro). Inizialmente consegnata a un’importante famiglia canadese, è l’unica tra le Model 82 di cui si conosce la storia dei precedenti proprietari. È stata oggetto di un restauro completo di alta qualità e appare e funziona come un secolo fa.

Detroit Electric Model 82 Brougham – Le foto