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L’Autopilot di Tesla sarebbe responsabile di più incidenti di quanto si pensava

Nonostante Tesla descriva il suo sistema Autopilot come un’automazione della guida di livello 2 progettata per supportare e assistere il conducente nell’esecuzione delle attività di guida, molti automobilisti statunitensi lo usano come una tecnologia di guida completamente autonoma. E questo, purtroppo, può avere conseguenze tragiche.

I dati della National Highway Traffic Safety Administration, riportati dal Washington Post, hanno rivelato infatti che il software Autopilot è stato coinvolto in incidenti che hanno causato più morti e feriti di quanto rivelato in precedenza. Parliamo, dal 2019, di un totale di 17 vittime e 736 incidenti in cui l’Autopilot è stato coinvolto. In precedenta, l’NHTSA aveva attiribuito solamente 3 morti al sistema di assistenza alla guida.

Il rapporto del Washington Post evidenzia come l’ondata di incidenti coincida con la rapida diffusione del software Dull Self-Driving di Tesla, che nel giro di un anno è passato dall’essere installato su circa 12.000 vettura a quasi 400.000 mila. Nel suo aggiornamento trimestrale alla fine del 2022, la casa americana aveva definito questo un risultato cruciale per l’azienda, parlando di un’evoluzione della guida autonoma basata sull’intelligenza artificiale.

L’NHTSA raccoglie dati sugli incidenti derivanti dalle tecnologie di assistenza alla guida dal 2021 e i veicoli Tesla rappresentano la quasi totalità degli 807 incidenti registrati. Un’indagine in corso coinvolge circa 830.000 veicoli, in particolare Tesla Model Y, Model X, Model S e Model 3 prodotte tra il 2014 e il 2022. Gli esperti suggeriscono che gli incidenti recenti potrebbero essere causati dalle modifiche alle vetture apportate dalla casa costruttrice, come la rimozione dei sensori radar.