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Le nuove auto sono in grado di spiarvi e raccogliere i vostri dati

Le nuove auto non sono ancora in grado di guidare autonomamente in ogni condizione, ma sanno fare una cosa molto meglio di quanto sospettiate: rilevare tutti i principali dati del loro utilizzo e – come accade con gli ultimi modelli Ford, Toyota e Chevrolet – condividerli con la casa madre. Insomma, se pensate che sia lo smartphone l’oggetto in grado di catturare le maggiori informazioni su di voi, forse è bene ripensare a questa convinzione.

Stando a quanto rivela un recente focus di Wired, i dati che le nuove generazioni di auto sarebbero in grado di rilevare includono nomi e cognomi dei conducenti, indirizzi, numeri di telefono, e-mail e numeri di patente, e non solo. Le auto moderne sono infatti in grado di registrare anche dati di guida dettagliati, tra cui la data e l’ora di utilizzo, la velocità del veicolo, l’accelerazione e la frenata e i dettagli di ogni viaggio, come la posizione, il tempo e il percorso effettuato. Alcuni dei modelli più recenti tracciano anche le attività di rifornimento, i livelli della batteria, le immagini delle telecamere di bordo e persino i dati biometrici come il riconoscimento facciale e le impronte digitali.

Ma che fine fanno questi dati?

Sempre secondo quanto osservato da Wired, i dati dei conducenti vengono gestiti in modo diverso dalle case automobilistiche, che stabiliscono le proprie politiche in materia di raccolta dei dati e hanno quindi diversi gradi di invasività.

Qualche esempio? Secondo il magazine Toyota può raccogliere anche il vostro comportamento di guida, intendendo per tale le informazioni su accelerazione e velocità, funzionalità di sterzo e di frenata e direzione di marcia. Può anche raccogliere le preferenze dell’utente all’interno del veicolo, i luoghi preferiti salvati nei suoi sistemi e le immagini raccolte da telecamere o sensori esterni. Alcuni modelli possono anche eseguire la scansione del volto dell’utente per il riconoscimento facciale.

Dall’azienda giapponese, però, rassicurano: per Corey Proffitt, senior manager per le comunicazioni connesse di Toyota, in questo modo è possibile verificare l’identità del conducente. “Questi dati non sono leggibili dall’uomo e i tratti del viso vengono memorizzati solo sul veicolo e non trasmessi a Toyota“, afferma Proffitt che aggiunge come in ogni caso i veicoli Toyota offrono ai proprietari la possibilità di rifiutare il consenso prima di inviare qualsiasi informazione.

Non è però finita qui. Ancora secondo Wired, Chevrolet si starebbe spingendo un po’ oltre sul suo Silverado. Il magazine ha infatti scoperto come i veicoli possano raccogliere informazioni sul veicolo, come i dati relativi alla batteria, all’accensione e ai finestrini, lo stato delle marce e le informazioni diagnostiche. Può anche raccogliere, tra le altre cose, la posizione, la cronologia dei percorsi, la velocità e gli eventi di frenata e sterzata/inclinazione.

Ancora, i documenti dicono che possono essere raccolti dati dalle immagini delle telecamere e dai dati dei sensori, dalle informazioni dei comandi vocali, dagli eventi del controllo di stabilità o antibloccaggio, dagli avvisi di sicurezza/furto e dall’utilizzo dei dati del sistema di infotainment (compresi quelli della radio e dell’infotainment dei sedili posteriori) e del Wi-Fi. L’azienda può anche ricevere informazioni sull’utilizzo dell’energia domestica, che riguarda la carica e la scarica dei veicoli elettrici.

Ebbene, anche se potrebbe essere già abbastanza sconvolgente sapere che tutte queste informazioni sensibili vengono condivise con i produttori, Wired afferma che le informazioni possono finire nelle mani di broker di dati e altre terze parti…