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Lo scambio batterie potrebbe essere il nuovo standard

Il brand cinese di vetture elettriche NIO è sbarcato in Europa solo da qualche tempo, debuttando prima in Norvegia per arrivare nel resto del Vecchio Continente a partire dal quarto trimestre di quest’anno.

Al di là della gamma di cui dispone, la particolarità di NIO è la disponibilità delle stazioni di cambio batteria. Invece di fare il pieno di energia, viene sostituito l’accumulatore con uno carico. Un vantaggio che si traduce essenzialmente in termini di tempo, avendo tempistiche molto più rapide rispetto alla carica tradizionale (anche ultra veloce).

Ma è davvero conveniente?

NIO ha aperto la sua prima stazione di sostituzione delle batterie in Norvegia a gennaio e punta a installarne 20 nel paese scandinavo. Non si tratta però di un modello particolarmente efficiente, soprattutto in termini di costi.

Uno studio pubblicato l’anno scorso dall’amministrazione svedese dei trasporti che esamina lo scambio di batterie ha citato dati provenienti da Nio, secondo cui ogni stazione di scambio costa 699.000 euro da costruire in Cina, comprese le batterie e il noleggio del sito. Una valore più che doppio rispetto ai 283.709 euro per una stazione di ricarica. Le stazioni di scambio hanno attualmente la capacità di immagazzinare 13 batterie.

Uno “scambio” condiviso

Hui Zhang, amministratore delegato di NIO in Europa, ha detto ai giornalisti in un evento tenutosi in Norvegia la scorsa settimana che la società è in trattative con alcune case automobilistiche relativamente al proprio sistema di scambio batterie.

Ma non è stato chiarito se l’eventuale condivisione dei centri di scambio avverrà in licenza o con un altro tipo di accordo commerciale. NIO ha finora costruito 868 stazioni di scambio in Cina (anche all’Ikea) e afferma che i suoi clienti hanno sostituito le batterie 7,6 milioni di volte.

La concessione in licenza della sua piattaforma a un’altra casa automobilistica potrebbe aumentare il tasso di utilizzo delle stazioni di scambio, rendendole più convenienti. Un possibile cliente è Lotus Technology, di proprietà di Geely, in cui Nio ha un investimento tramite il suo ramo di capitale di rischio. Geely ha i suoi piani per creare 5.000 stazioni di cambio batteria per veicoli elettrici a livello globale entro il 2025. E non ha detto se creerà una propria piattaforma.