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Lotus Elise, la speranza è sempre l’ultima a morire

Non tutto è perduto. Dopo la notizia che Lotus avrebbe smesso di produrre l’iconica Elise, il mondo dei track day era ufficialmente in lutto. Ma una luce in fondo al tunnel potrebbe essersi accesa. Dopotutto la Seven rivive ancora oggi il suo mito grazie a Catheram. La notizia è stata riportata da Automotive News Europe.

Chi vuole gli “stampi”?

Il portale di informazione economica automobilistica ha intervistato Matt Windle, amministratore delegato di Lotus. Il quale ha asserito di essere disponibile a vendere il know how tecnico di Elise. Ovvero tutto il necessario per la sua produzione. “Se c’è il progetto giusto e il partner giusto, non vedo perché no. È un’auto meravigliosa”, queste le sue parole.

Una situazione potenzialmente analoga a quella degli anni ’70, quando la casa di Hethel fece la stessa cosa con Catheram per “preservare” il modello Seven. Azienda per la quale lo stesso Windle ha lavorato per due anni dal 2012 prima di passare a un altro produttore di auto sportive di nicchia, Zenos, e successivamente alla Lotus nel 2017, dove poi è stato insignito della carica di CEO da gennaio di quest’anno.

La Caterham è invece stata acquistata in aprile dall’importatore e distributore giapponese VT Holdings, che vende pure auto Lotus. Ma non è detto che questa operazione possa interessare il piccolo costruttore britannico. Per il momento molti rumors e pochi affari.

Interessati alla possibilità di acquisire il materiale per la costruzione della Elise, potrebbero essere pure quelli di Radford, tornati sulla cresta dell’onda grazie a personaggi del calibro di Jenson Button. La speranza quindi è che la Lotus Elise sopravviva nel tempo, proprio come è stato per la Seven.