Home » News e novità auto » Nuovo test di impatto laterale dell’IIHS: i risultati non sono incoraggianti

Nuovo test di impatto laterale dell’IIHS: i risultati non sono incoraggianti

La nuova prova di impatto laterale ha messo in risalto valutazioni non proprio eccellenti di 20 modelli di SUV

Diventano più severi i crash test per i nuovi veicoli negli Stati Uniti. L’IIHS (Insurance Institute fot Highway Safety) ha infatti annunciato l’introduzione di una nuova, più severa, prova di impatto laterale, una tipologia di incidenti che continua a causare vittime sulle strade americane.

Gli incidenti con impatto laterale sono la causa del 23% delle morti riguardanti i passeggeri dei veicoli nel 2019. è chiaro perché un miglioramento in questo campo sia molto importante.

Bene solo la Mazda CX-5

Nei primi test effettuati su 20 modelli di SUV, la Mazda CX-5 è stato l’unico veicolo a raggiungere la valutazione di “buono”, sebbene l’avessero ottenuta tutti i veicoli con il vecchio test di impatto laterale.

Secondo l’IIHS Audi Q3, Buick Encore, Chevrolet Trax, Honda CR-V, Nissan Rogue, Subaru Forester, Toyota RAV4, Toyota Venza e Volvo XC40 hanno ottenuto la valutazione “accettabile”. Chevrolet Equinox, Ford Escape, GMC Terrain, Hyundai Tucson, Jeep Compass, Jeep Renegade, Kia Sportage e Lincoln Corsair, allo stesso tempo, hanno ottenuto la classificazione “marginale”. “Scarso” invece è toccato a Honda HR-V e Mitsubishi Eclipse Cross.

“Abbiamo sviluppato il nuovo test perché avevamo il sospetto che ci fosse ancora la possibilità di migliorare e questi risultati lo confermano”, ha sottolineato Dadid Harkey, presidente dell’IIHS. “La buona valutazione per la CX-5 dimostra come una protezione migliore negli impatti laterali più importanti sia raggiungibile”.

Quando, nel 2003, venne introdotta la prima generazione di test sugli impatti laterali, l’IIHS evidenziò che solo un modello su cinque riusciva a raggiungere buone valutazioni. Il progresso nel corso degli anni ha salvato molte vite. Uno studio del 2011 sugli incidenti nel corso di 10 anni ha rilevato che il conducente di un veicolo con la valutazione di “buono” nella protezione dagli impatti laterali ha il 70% di probabilità in più di sopravvivere a un incidente di questo tipo rispetto a chi guida un veicolo con la valutazione di “scarso”.

Il nuovo test

La prova aggiornata usa un impattante da 1896 kg progettato per simulare un SUV di medie dimensioni che colpisce il veicolo alla velocità di 60 km/h. Nel test precedente l’oggetto impattante pesava 1497 kg e si muoveva a 50 km/h. Con i nuovi parametri, i veicoli devono sopportare l’82% di energia in più.

Anche la superficie di ciò che va a scontrarsi con il veicolo testato è stata cambiata per ottenere un effetto più simile a quello causato da un SUV o un pick up reali. Ciò è importante perché sebbene molti dei SUV testati avessero montanti B abbastanza forti da resistere all’impatto, l’impattante può deformarsi attorno a esso ed entrare nell’abitacolo attraverso le porte.

Per soddisfare i nuovi requisiti, l’IIHS suggerisce ai costruttori di rafforzare le barre orizzontali delle porte per ridurre le intrusioni che possono colpire la testa e il busto degli occupanti.

“Non c’è un solo motivo che possa spiegare il perché di così tante morti dovute a impatti laterali, ma questi risultati forniscono una traccia da seguire per miglioramenti specifici che possono salvare molte vite”, afferma Becky Mueller, ricercatrice dell’IIHS. “Ovviamente questi risultati non sono positivi, ma sono in linea con quanto ci aspettavamo quando abbiamo adottato questo test più severo”.