Home » News e novità auto » Plastica e idrogeno, una relazione che potrebbe fare la differenza

Plastica e idrogeno, una relazione che potrebbe fare la differenza

plastic bottles with man

Si parla con una certa frequenza di idrogeno, sia nel formato di celle a combustibile, sia in quello di sostituto dei carburanti tradizionali. Però si parla sempre troppo poco dell’approvvigionamento dello stesso. E se l’alternativa fossero i rifiuti di plastica?

Pronto all’uso

Secondo l’Hydrogen Utopia International (HUI) ogni anno vengono prodotte 368 milioni di tonnellate di plastica. Una quantità relativamente piccola viene riciclata o smaltita in modo responsabile. Si prevede che la produzione raddoppierà entro il 2030 e aumenterà di un fattore pari a cinque entro il 2050.

La tecnologia DMG (Distributed Modular Generation) della britannica Powerhouse Energy Group International, impiega un processo di conversione termica che trasforma i materiali di scarto in gas senza ossigeno (pirolisi).

I rifiuti di plastica misti e triturati, ma non necessariamente puliti, che altrimenti sarebbero destinati alla discarica, vengono aggiunti a una camera riscaldata a circa 1000 gradi centigradi, dove si sciolgono istantaneamente e “gassificano”. Successivamente vengono aggiunti agenti ossidanti e la reazione chimica risultante produce gas sintetico o “syngas”, contenente monossido di carbonio e CO2, metano (gas naturale) e idrogeno.

Una volta che la camera ad alta temperatura è stata avviata utilizzando gas naturale, una piccola quantità di syngas prodotto viene utilizzata per alimentarla. Il gas sintetico può essere bruciato nei motori a gas e, in quella forma, 25 tonnellate di plastica triturata possono essere utilizzate per generare 2,8 MWh di elettricità. Si preferisce poi separare l’idrogeno utilizzando un altro processo.

Allo stato grezzo, l’idrogeno contiene impurità come il catrame, impedendone l’uso nelle celle a combustibile, ad esempio. Un ultimo passaggio pulisce l’idrogeno e il prodotto finito è puro al 99,999%. Esistono sottoprodotti, tra cui una piccola quantità di cenere inerte (equivalente al 5%-10% della materia prima originale) e una pasta ricca di idrocarburi che può essere utilizzata dalle raffinerie.

HUI sta progettando uno stabilimento a Konin in Polonia e l’approvazione da parte delle autorità per l’inizio dei lavori è prevista entro la fine di quest’anno. Le unità di produzione HUI saranno in grado di produrre 2,7 tonnellate di idrogeno puro di qualità per carburante da 40 tonnellate di rifiuti di plastica.