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Qual è stata la prima auto con l’aria condizionata (e quanto costava)?

Sebbene oggi sia di serie nella quasi totalità dei veicoli, un tempo l’aria condizionata era un vero e proprio lusso per le quattro ruote, tanto che i pochi modelli che la offrivano avevano un costo molto elevato.

Non tutti sanno, per esempio, che la prima auto di serie con aria condizionata è stata la Packard 180 del 1940. Proponeva come optional non una vera e propria aria condizionata nei termini a cui oggi ci riferiamo, bensì una refrigerazione meccanica che, tuttavia, funzionava in maniera non dissimile dai sistemi più moderni.

Una delle differenze principali era tuttavia che l’unità di climatizzazione della Packard 180 era montata dietro i sedili posteriori: l’aria fredda soffiava dunque verso il collo dei passeggeri posteriori, con l’unità che occupava lo spazio del bagagliaio. In più, soffriva di alcuni problemi che i moderni condizionatori non hanno: il climatizzatore della Packard 180, ad esempio, faceva ricircolare l’aria nell’abitacolo perché non aveva una presa d’aria esterna.

Ad ogni modo, nonostante questo meccanismo rudimentale, complessivamente il condizionatore d’aria della Packard 180 del 1940 svolgeva bene il suo lavoro. Ma a quale costo?

Come ogni novità del genere, l’aria condizionata della Packard 180 era molto costosa, e se negli anni ’40 il veicolo era venduto a 2.228 dollari (dell’epoca), chi voleva l’aria condizionata doveva pagare un extra di 275 – 310 dollari.

Ora, per avere un’idea delle cifre a cui ci riferiamo, si tenga conto che nel 1940 il salario medio annuo era di 1.368 dollari, con la conseguenza che l’auto costava più dello stipendio annuale dell’americano medio. La sola aggiunta dell’unità di condizionamento dell’aria avrebbe assorbito quattro mesi di stipendio. Prendendo uno stipendio attuale di circa 1.500, è come se su un’auto moderna l’optional dell’aria condizionata costasse 6.000 euro.

Evidentemente, a causa del prezzo elevato e del fatto che la Packard 180 era un veicolo di lusso, negli anni ’40 poche persone potevano rilassarsi in un’auto con aria condizionata. Tuttavia, l’aria condizionata era una caratteristica interessante, e quindi le case automobilistiche la migliorarono e la resero più economica. Già dieci anni dopo le case automobilistiche riuscirono a spostare l’unità di climatizzazione dai sedili posteriori e collocarono la ventola dell’aria nel cruscotto.