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Un’Alfa Romeo Spider 1987 turbocompressa più unica che rara

Tra le varie auto che ogni giorno vengono modificate l’Alfa Romeo è forse la meno comune. Ed è proprio questo dettaglio che ha fatto sì che Anthony Randazzo decidesse che fosse arrivato il momento di modificare una Spider del 1987 color rosso brillante. Uno dei motivi che distoglie spesso l’attenzione alle auto del Biscione da persone come Anthony è proprio perché non si trovano molti pezzi nel mercato aftermarket. Il che significa che bisogna realizzare il più delle volte soluzioni personalizzate, realizzando Alfa Romeo uniche ma talvolta difficilmente riconoscibili dopo le modifiche.

Anthony Randazzo dopo aver notato un’Alfa Spider piena di polvere, abbandonata da tantissimo tempo senza che nessuno la degnasse di uno sguardo, ha deciso di acquistarla nel 2017 come “auto completamente originale ma non funzionante”. Ha impiegato un anno intero per rimetterla in condizioni di guida, riparando la carrozzeria e modificandone il motore e le sospensioni.

Ma arrivati a quel punto non ne era pienamente soddisfatto, decidendo così di aggiungere un turbocompressore al motore di fabbrica dell’Alfa Spider da 2,0 litri. Installando anche una serie di molle per far sì che l’auto si abbassasse di qualche centimetro e per utilizzarla durante alcuni eventi di autocross.

Solo nel 2021 ha deciso di ritirarla dalle competizioni modificandola ancora una volta. Il cofano originale è stato così personalizzato da un costruttore locale di Hot Rod, aggiungendo una serie di feritoie e integrando un condotto NACA. Anthony ha poi cambiato leggermente la silhouette anteriore della carrozzeria per fonderla a un paio di fari Carello con coperture e rimosso anche le luci posteriori avvolgenti sostituendole con i fari di una Ferrari F40, mantenendo però l’ala avvolgente originale.

Per rendere la carrozzeria ancora più unica di così, Anthony ha acquistato un rarissimo kit aerodinamico Alfa Romeo Quadrifoglio insieme a un tettuccio rigido abbinato. Sostituiti anche gli specchietti originali con un set in fibra di carbonio APR poi colorati dello stesso rosso brillante della carrozzeria.

L’altezza già ribassata ai tempi dell’autocross non soddisfaceva ancora Anthony, che ha così sostituito le sospensioni precedenti con delle pneumatiche personalizzate a doppio soffietto da 6 pollici. Grazie a una coppia di compressori ma anche al suo peso leggerissimo, con un semplice tocco di un pulsante la Spider si alza e si abbassa rapidamente.

Il quattro cilindri originale da 2,0 litri assieme al turbocompressore soddisfaceva Anthony, lasciandolo così in sede e apportandogli solo alcune modifiche che lo portano ad avere, pur avendo 35 anni, ben 237 CV – stessa potenza di una 4C Spider, ma moderna e con un motore turbo da 1.750 cc.

L’interno dell’abitacolo per lo più non è stato modificato. Sono semplicemente stati rifoderati i sedili, che comunque rimangono quelli di fabbrica, e il cruscotto è stato rivestito in Alcantara in abbinamento al volante Sparco. Modificata la leva del cambio, sostituita con una progettata e realizzata da Anthony stesso, ed inserito il PiDASH così da monitorare l’attività del motore.

Che dire quindi? Un progetto nato per togliere le ragnatele a un’auto inutilizzata. Passando dall’autocross e arrivando anche presso alcune mostre di automobili come Radwood Greenwich nel 2021, Boca Raton Conours D’Elegance nel 2022 e New York Auto Show lo scorso anno.

Alfa Romeo Spider del 1987 – Le immagini