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Wothahellizat, sei ruote per scoprire il mondo

Creato dal fotografo naturalista Rob Gray, il Wothahellizat si chiama così perché chiunque lo vedesse in strada esclamava “What the hell is that!?” (“Che diavolo è quello?!”).

La base su cui è costruito questo mastodontico camper è quella di un ex camion militare ACCO Mk5 poi convertito in camion dei pompieri. Rob Gray lo acquistò nel 1997, quando l’idea di abbandonare il suo lavoro da ufficio si era già fatta spazio nella sua mente. Il camion allora aveva già più di 30 anni di servizio, ma Rob ne apprezzò la base robusta e la facile manutenzione.

Nei successivi tre anni, Rob lavorò incessantemente su quella che sarebbe diventata la sua nuova casa, condivisa con la moglie Chris. Doveva avere doti da fuoristrada da permettergli di affrontare le praterie australiane ma anche essere comodo come un appartamento. Doveva sembrare una fortezza da fuori, ma una reggia all’interno. In più doveva permettere di restare isolati per mesi o addirittura anni.

Rob Gray ha progettato e costruito di Wothahellizat tutto da solo e nel 2001 è stato pronto a presentarlo al mondo.

Wothahellizat Mk1

In realtà esistono due versioni di questo camper. La prima versione era basata sull’Mk1, con il telaio originale allungato di 2,5 metri, per una lunghezza totale di 10,5 metri. Aveva tutto ciò che si può desiderare da un camper, compreso un balcone sul retro, un garage doppio per motociclette, una cucina completa e un bagno. Completamente aperto era alto 4 metri.

Progettando di stare lontano dalle strade battute per mesi, Rob voleva essere sicuro di essere completamente autosufficiente. Aveva pannelli solari e inverter, un generatore per le giornate nuvolose e un enorme serbatoio dell’acqua. Il pieno di gasolio permetteva un’autonomia di 2100 km e a bordo si poteva stivare provviste sufficienti per 3 mesi.

Il balcone era utile per il lavoro fotografico, così come una piattaforma sul tetto. La camera da letto era posizionata sopra la cabina. I letti gemelli erano posizionati su binari, in modo che potessero essere spostati in caso di necessità. Il tetto regolabile idraulicamente permetteva, quando aperto, di stare in piedi senza difficoltà.

Il camper aveva librerie piene di libri e una dispensa nei vani su ruote integrati nella cucina. Dei contenitori portaoggetti erano incassati nel pavimento. Nel bagno era disponibile una vasca da bagno e una doccia incassata nello spazio tra la cucina e la camera da letto, accessibile ripiegando il piano di lavoro.

A livello di comfort, il Wothahellizat non aveva nulla da invidiare agli odierni camper più lussuosi e costosi.

La sua capacità di andare in fuoristrada non era da meno. Spinto da un motore 6 litri turbo Perkins 6354 abbinato a un cambio Eaton SMA 475 a 5 rapporti sincronizzati, il Wothahellizat aveva 6 ruote motrici, con una grande altezza da terra e sospensioni modificate.

La cellula abitativa, quasi interamente in acciaio, era montata su un telaio a tre punti attraverso speciali supporti in gomma, che permettevano al telaio di flettersi senza ripercussioni sulla cellula. Non c’erano finestre, ma l’intera cabina si apriva all’esterno su tutti i lati, anche verso l’alto, quando il veicolo era fermo.

Wothahellizat Mk1 – Le foto

Wothahellizat Mk2

Dopo averlo usato per anni come propria casa, il Wothahellizat Mk1 si ruppe e Rob fu costretto a demolirlo. La lunghezza aggiuntiva si dimostrò non adatta ai terreni più accidentati o, quanto meno, non adatta quanto avrebbe dovuto esserlo.

Questa fu l’unica sostanziale modifica sull’Mk2, che venne costruito tra il 2007 e il 2008, sullo stesso camion ex-militare: ora misurava “solo” 8.1 metri di lunghezza.

Visto che la configurazione aveva dimostrato di essere valida, Rob la mantenne: restano il balcone posteriore ripiegabile, il garage per le moto, la camera da letto, la cucina completa e tutto il resto, ma vennero migliorati gli interni. Rob aggiunse anche gli strumenti necessari per fare la birra in casa.

Nel settembre del 2020, Rob svelò su YouTube che era in trattative per vendere il Wothahellizat che non era più usato da anni. Rob e Chris infatti nel frattempo si erano sistemati e avevano costruito la loro casa. Quindi usavano un mezzo più piccolo per fare fuoristrada quando volevano.

In totale, la coppia ha vissuto nel camper (in entrambe le versioni) per 15 anni, il che probabilmente spiega perché non sia stato venduto subito dopo la costruzione di una base fissa permanente.

Rob non ha mai dichiarato se la trattativa si è poi conclusa, né quanto lui sperasse di ricavare dalla vendita. All’inizio degli anni 2000, si dice che il prezzo era superiore ai 250.000 dollari ma, in quel periodo, non aveva intenzione di venderlo.

Oggi, ancora in discrete condizioni, il Wothahellizat rimane uno dei camper più iconici e strani mai costruiti, nonché uno dei più grandi in Australia. Già questo è sufficiente per aumentarne il valore in modo considerevole.

Wothahellizat Mk1 – Le foto