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Come pago la ricarica di energia? Istruzioni per l’uso

EQC 400 4MATIC; obsidianschwarz metallic; Leder Lugano seidenbeige;Stromverbrauch kombiniert: 20,8 – 19,7 kWh/100 km; CO2-Emissionen kombiniert: 0 g/km* ; *Stromverbrauch und Reichweite wurden auf der Grundlage der VO 692/2008/EG ermittelt. Stromverbrauch und Reichweite sind abhängig von der FahrzeugkonfigurationEQC 400 4MATIC; obsidian black metallic; Leather silk beige;Combined electric energy consumption: 20.8 - 19.7 kWh/100 km; combined CO2 emissions: 0 g/km* ; *Electric energy consumption and range have been determined on the basis of Regulation (EC) No. 692/2008. Electric energy consumption and range depend on the vehicle configuration

A fare il pieno di carburante siamo tutti capaci, ma a fare quello di energia? Per quanto le auto elettriche siano all’ordine del giorno, non hanno conquistato i cuori di milioni di utenti (riferendosi al mercato italiano) ma è indubbio che prima o poi ci toccherà fare i conti con la necessità di ricaricare questo genere di veicoli. E allora come si fa?

Questa volta non andremo a raccontarvi nel dettaglio le diverse prese disponibili, sia lato vettura che lato colonnina (spesso però c’è solo il cavo da connettere all’auto) ma vogliamo approfondire meglio il discorso del pagamento. Da sottolineare che le stazioni di ricarica siano tutte self-service, quindi meglio non essere sprovveduti in caso di necessità.

Niente contanti

Se per caso vi fosse capitato di approcciare uno stallo (modo alternativo per identificare la colonnina di ricarica) avrete notato che, al di là dell’eventuale cavo, non esiste una fessura per inserire i contanti e tantomeno le carte di credito o i bancomat.

Quando si tratta di infrastrutture di ricarica vi dovete completamente dimenticare dei metodi di pagamento che siete soliti usare se fate il pieno di benzina o gasolio (e GPL e metano). Tanto evoluta è la vettura elettrica tanto evoluto si presenta il versamento della quietanza. Sostanzialmente le strade percorribili sono due (più una ma solo in alcuni casi). E prevedono l’utilizzo di una card dedicata oppure di una app per smartphone.

Pago con la carta

Pagare la ricarica di energia presso uno stallo non richiede di essere necessariamente degli smanettoni del telefonino. Basta infatti possedere una card apposita, fatta esattamente come una qualunque carta di credito. A questo punto la domanda sorge spontanea: come ne entro in possesso? Nel caso abbiate acquistato una vettura elettrica è molto probabile che “questa” card vi sia fornita unitamente all’auto.

Non da accesso a tutte le colonnine presenti sul territorio, ma solitamente consente di poter ricaricare presso gli stalli di un determinato consorzio di provider. Diciamo che la situazione odierna offre la possibilità di poter usufruire dei servizi di ricarica presso la maggior parte delle colonnine anche con una sola card. Ciò detto, se non l’avete avuta in dote, basta scegliere uno o più provider di energia (vedi Enel X, A2A, BeCharge,… ) e fare richiesta della carta.

Tendenzialmente è sufficiente compilare un modulo on line dove inserire i propri riferimenti (potrebbero essere quelli di una carta di credito o anche del conto corrente) e attendere l’arrivo della propria card tramite posta. Alcuni di questi provider hanno degli uffici fisici dove invece sarà possibile effettuare le stesse operazioni al desk e ritirare direttamente la propria card. Una volta ricevuta, effettuare la ricarica è davvero semplice: basta appoggiarla sullo stallo (è indicata la posizione) per poter sbloccare la colonnina ed iniziare la ricarica.

Pago con la app

Se invece siete consapevoli del potenziale degli smartphone di oggi, meglio affidarsi direttamente ad una (o più di una) delle applicazioni dedicate a questo tipo di operazione. Anche i questo caso ci sono quelle proprietarie dei vari provider di energia oppure ci sono quelle specifiche delle case auto, oppure ancora quelle che fanno riferimento al consorzio di provider.

Le modalità di registrazione sono pressoché equivalenti a quelle che abbiamo appena analizzato per la card, con il vantaggio che potete fare tutto da telefonino. Il modus operandi è similare a quello utilizzato per il car sharing, e comunque è praticamente impossibile non riuscire a sbloccare uno stallo mediante l’utilizzo dell’applicazione.

Poco fa abbiamo menzionato la terza via per avere accesso ad una infrastruttura di ricarica. È quella di passare direttamente attraverso la propria auto. Nel caso di Mercedes, scaricando la app Mercedes Me (già presente in vettura) e abbinandola alla propria auto, è possibile selezionare la colonnina presso cui si intende fare rifornimento e lo sblocco avviene in automatico.