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I livelli di guida assistita: quanti sono, quali sono, quelli disponibili oggi

Da qualche anno a questa parte si parla con sempre maggiore insistenza di guida assistita, una tecnologia che rendere più semplice la percorrenza del proprio veicolo su strada, riducendo la fatica del conducente e incrementandone sicurezza e comfort.

Ma quali sono i livelli di guida assistita? E in cosa si differenziano tra di loro?

Cosa sono i sistemi di guida assistita (ADAS)

In questo approfondimento iniziamo subito con il sottolineare che i sistemi di guida assistita (ADAS) sono particolari sistemi elettronici che nascono con la finalità di migliorare la sicurezza dell’auto.

La sigla ADAS non racchiude, tuttavia, un universo di sistemi di assistenza facilmente definibile. Sotto questo ombrello terminologico finiscono infatti tantissimi dispositivi che sono in grado di migliorare la guida dell’auto da parte del conducente, anche nelle situazioni più difficili.

A titolo di esempio, rientrano tra gli Advanced Driver Assistance Systems:

  • Sensori pioggia che attivano il tergicristallo automaticamente non appena viene rilevata l’acqua sul parabrezza
  • Sensore crepuscolare per accendere automaticamente le luci in condizioni di scarsa visibilità
  • Cruise control adattivo che regola la velocità sulla base del traffico
  • Frenata automatica di emergenza
  • Sensori di parcheggio per facilitare l’ingresso dell’auto nei luoghi di fermata
  • Avviso di cambio di corsia
  • Riconoscimento automatico dei segnali stradali
  • e tanto altro ancora.

I livelli di guida assistita

Per facilitare al valutazione dei sistemi di guida assistita, gli stessi sono stati classificati su diversi livelli. Man mano che si sale di numero, il livello di assistenza si avvicina sempre di più a quello di “automazione”, riducendo l’interazione attiva del conducente sul veicolo. Tale classificazione è stata redatta dalla Society of Automotive Engineers (SAE). Ovvero un ente di normazione nel campo dell’industria aerospaziale, automobilistica e veicolistica. Ha la sua sede centrale a Troy, nello stato del Michigan negli Stati Uniti.

Livello 0: non c’è nessuna automazione

Intuibilmente, il livello 0 è il livello che non prevede alcuna automazione in favore  del conducente e, dunque, richiede la massima interazione dello stesso nei confronti dell’auto.

Il livello 0 è dunque il livello base, di partenza, che caratterizza tutte quelle automobili la cui guida è affidata interamente a chi sta al volante. Oggi giorno nemmeno i sistemi ABS e ESP possono essere considerati come ADAS, considerato che il loro intervento serve a correggere le decisioni di guida del pilota, e non a supportarle.

Livello 1: la prima forma di guida assistita

Per arrivare alle prime forme di guida assistita dobbiamo dunque elevarci al livello 1. A bordo delle vetture che sono caratterizzate da questo livello troviamo infatti dei sistemi dedicati alla guida assistita di base, come il Cruise control adattivo, che regola in maniera automatica la velocità  tenendo la distanza di sicurezza rispetto a chi precede. La vettura con il livello 1 è dunque in grado di determinare la velocità e intervenire con frenate e rallentamenti.

Naturalmente, il conducente sarà sempre chiamato a intervenire personalmente nelle ipotesi di emergenza.

Livello 2: una guida in parte automatizzata

Il passaggio dalla guida assistita a qualche forma parziale di guida automatizzata la abbiamo con il livello 2. In questo caso le auto sono in grado di intervenire con la guida in colonna nel traffico o con le frenate automatiche di emergenza.

Il livello 2 permette infatti di rallentare e riaccelerare, mantenendo la velocità e la distanza di sicurezza sulla base del traffico su strada. Inoltre, il sistema permette di rimanere all’interno della corsia mediante il rilevamento dei limiti della carreggiata.

In aggiunta a ciò, la vettura riesce a percepire il pericolo grazie ai segnali ricevuti dai sensori, e frenando in tempo evitando i comuni incidenti a catena.

Livello 3: la vera guida automatizzata

Per giungere a una forma di guida autonoma avanzata bisogna salire al livello 3. In questo caso, le auto sono in grado di sostituire completamente il conducente nell’esecuzione di una serie di manovre, anche complesse. Insomma, è questa la prima forma effettiva di guida autonoma, pur condizionale.

Di norma il livello 3 si realizza mediante installazione sul veicolo di sistemi che riescono a prendere il controllo del mezzo in alcune situazioni, come la guida su autostrada o la ricerca del parcheggio, sebbene non si sia ancora in grado di lasciare l’auto libera di destreggiarsi in ogni condizione di traffico.

Nei momenti in cui il sistema di guida autonoma prende il controllo dell’auto il conducente può dedicarsi ad altre attività, anche se viene sempre invitato dalla vettura a prenderne il controllo in alcune situazioni e, soprattutto, a non distogliere troppo l’attenzione da ciò che avviene intorno a sé.

Livello 4: la guida completamente automatizzata

Fin qui, i livelli che sono autorizzati o in corso di autorizzazione, e che dunque sono o potrebbero essere spendibili a breve sulle strade.

Se tuttavia si sale oltre, per arrivare al livello 4, ci troviamo dinanzi a un elevato livello di automazione che probabilmente vedremo solo nel corso del prossimo futuro. Con l’automazione di livello 4, infatti, abbiamo a che fare con un’auto che percepisce e monitora l’ambiente esterno, lo capisce in qualsiasi situazione (dalle città all’autostrada) e che permette di effettuare una lunga serie di manovre in modo completamente indipendente dalle azioni del conducente.

Le auto con livello 4 sono dotate di un sistema con telecamere e Lidar, potendo così processare un elevato numero di dati e ricavandone da essi le istruzioni per la guida. Anche nel momento in cui il conducente è al volante, il computer di bordo lo supporterà per migliorare l’efficacia della sua guida agendo su frenate, accelerazioni e direzionamenti nel caso di errori alla guida.

Livello 5: la guida autonoma del futuro

Si arriva così al livello 5, quello della guida completamente autonoma che, probabilmente, riusciremo a padroneggiare solo nel corso del prossimo futuro.

Con il livello 5 non avremo infatti più a che fare con auto che dispongono di volante o pedaliere, perché la figura del conducente sparirà, sostituita da quella del passeggero. L’auto potrà dunque scegliere in autonomia il proprio percorso, sulla base del traffico, del meteo o di altre condizioni. Potrà inoltre reagire dinanzi a qualsiasi tipo di scenario, rielaborando in tempo reale le proprie valutazioni.

Di futuro, però, si tratta. Se infatti ad oggi i livelli 1 e 2 sono ADAS comuni anche su vetture economiche, ci stiamo affacciando solo di recente al livello 3, e solo per vetture di alta gamma. Per l’applicazione parziale del livello 4 e, soprattutto, del livello 5, bisognerà invece attendere ancora un po’.