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Mattia Binotto: nessuna interrogazione di Ferrari sul motore Mercedes

Mattia Binotto

Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ribadisce l’intento della sua scuderia di non effettuare alcuna di investigazione alla Fia sul motore della Mercedes.

Prima del Gran Premio d’Olanda, si era parlato dell’ipotesi da parte di Red Bull di indagare in maniera più intensiva sul propulsore del team con il quale è in lotta per il titolo. La scuderia austriaca sospetterebbe che la Mercedes sarebbe in grado di ottenere vantaggi in termini di potenza tramite un sistema di raffreddamento ad aria, con temperatura al di sotto della soglia prestabilita.

Mattia Binotto e il motore della Mercedes

Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha parlato di un “semplice chiarimento tecnico come avviene continuamente tra tutte le squadre”. Ha sottolineato quanti ne abbia ricevuti durante la stagione per la sua monoposto e ha ricordato quanto un argomento simile sia sempre in primo piano. “Naturalmente, se una nuova scelta è legale ne segui l’esempio. Non è un qualcosa di unico per Red Bull, non ci sono sorprese in merito”.

Al tempo stesso, come già accennato in precedenza, Mattia Binotto ha ribadito di non aver richiesto alcun chiarimento ufficiale in merito alla power unit delle Frecce d’Argento anglo-tedesche. “Non abbiamo fatto nulla. Cerchiamo sempre di capire cosa facciano i nostri avversari, come ogni squadra o costruttore. Abbiamo discusso su alcuni punti interrogativi con la Red Bull e con Horner, ma non abbiamo sollevato alcuna domanda specifica alla FIA”, ha aggiunto il team principal della Rossa di Maranello.

Dall’altra parte, il team principal Toto Wolff si è detto contento che il suo principale rivale in campionato stia perdendo tempo con il suo motore, considerando la sua operazione come “una potenziale distrazione”. In ogni caso, Wolff ha smentito qualsiasi soluzione particolare per dare maggiori performance al propulsore Mercedes: “Vorremmo tanto avere una soluzione speciale, ma ci basiamo sul modus operandi della Formula 1. La FIA riceve tante domande, è tutto nella norma”, ha poi aggiunto.