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Ross Brawn vuole vietare le comunicazioni tra team e FIA durante i Gran Premi

Ross Brawn

SPIELBERG, AUSTRIA - JUNE 24: Ross Brawn, Managing Director (Sporting) of the Formula One Group looks on during previews ahead of the F1 Grand Prix of Styria at Red Bull Ring on June 24, 2021 in Spielberg, Austria. (Photo by Clive Mason - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Il CEO della Formula 1 Ross Brawn vuole cambiare musica per la stagione 2022. Il leader del Circus vuole vietare le comunicazioni dirette tra team e direttore di gara durante i Gran Premi del prossimo anno.

L’obiettivo è sorto in seguito alla confusione scaturita dal GP di Abu Dhabi, durante il quale i leader della Mercedes e della Red Bull, Toto Wolff e Christian Horner, hanno contattato a più riprese il direttore di gara Michael Masi. La gara sul tracciato di Yas Marina è stata molto concitata ed entrambi hanno messo sotto pressione la FIA, condizionandola in qualche modo sulle decisioni intraprese.

Ross Brawn e il divieto delle comunicazioni dirette

Ross Brawn ha criticato apertamente Wolff e Horner: “Non è accettabile che entrambi i capi delle rispettive squadre abbiano provocato una pressione così forte a Masi durante la gara. Toto Wolff non può pretendere che una Safety Car non venga mandata in pista, e Christian Horner non può pretendere che le vetture tornino indietro”, ha aggiunto l’ex team principal della Ferrari.

Al tempo stesso, le squadre potrebbero continuare a dialogare con il direttore di gara per motivi di sicurezza. In tali casi, sono i team manager a comunicare, così come è accaduto in occasione dell’incidente tra Hamilton e Verstappen durante il primo giro di Abu Dhabi. Entrando nei particolari, Ross Brawn ha paragonato gli interventi dei team principal a quelli di eventuali allenatori di calcio che negoziano con gli arbitri.

Toto Wolff aveva chiesto a Michael Masi di non far entrare la Safety Car in seguito a un incidente di Antonio Giovinazzi, che aveva visto l’entrata in regime della Virtual Safety Car. Inoltre, nel finale, aveva messo sotto pressione il direttore di gara per consentire alle vetture doppiate di tornare in fila dietro al resto dello schieramento, in modo da effettuare l’ultimo giro in regime di Safety Car. Al tempo stesso, Christian Horner aveva esortato la FIA a rimuovere le vetture coinvolte, facilitando il sorpasso finale di Max Verstappen su Lewis Hamilton.