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Toto Wolff: “Il budget cap ha centrato il bersaglio”

LE CASTELLET, FRANCE - JULY 23: Mercedes-AMG Petronas F1 Team chief Toto Wolff arrives for the practice session at the Circuit Paul Ricard ahead of the Formula 1 Lenovo Grand Prix de France in Le Castellet, France on July 22, 2022. (Photo by Hasan Bratic/Anadolu Agency via Getty Images)

Ci sono diversi punti della questione nella Formula 1 moderna, argomenti che inevitabilmente dividono addetti ai lavori e tifosi. Il budget cap è una di queste, di quelle in grado di mettere i team coinvolti su posizioni anche antitetiche, soprattutto in un periodo storico segnato da una crescente inflazione. Non è un mistero che le grandi scuderie, quelle che ragionevolmente potrebbero spendere di più, abbiano più volte spinto per innalzare il tetto di spesa, limitate nello sviluppo della vettura dai confini ristretti di quel borsino chiamato budget cap.

Limitante

Eppure, chi ora va controcorrente è il Team Principal della Mercedes, Toto Wolff, uno che potrebbe spendere tanto per correggere una W13, l’attuale monoposto, uscita malissimo dalla fase di progettazione. Per il manager austriaco, però, il budget cap ha “assolutamente centrato l’obiettivo” nel limitare i top team dallo spendere per uscire dai guai tecnici. Il limite d’importo per la stagione, inclusa la ricerca e lo sviluppo di nuove parti, è fissato a 140 milioni di dollari (le squadre vengono pagate in dollari USA), leggermente aumentato del 3,1% proprio per ovviare all’inflazione. Pochi per chi potrebbe spendere molto di più, come Mercedes, Ferrari e Red Bull, costrette a tagliare i propri budget per rispettare i limiti imposti.  

Obiettivo centrato

Per stare a Wolff e al team di Brackley, il 2022 è stato costellato da grandi problemi. Primo tra tutti, il porpoising, il saltellamento ossessivo causato da un difetto di progettazione nell’interpretazione dei nuovi regolamenti. Oppure, il peso eccessivo del telaio che Mercedes non può cambiare proprio a causa del budget cap: “Non possiamo permettercelo, punto. Non siamo nelle condizioni [economiche] di presentarne uno nuovo”, ha spiegato Wolff ai media. “Siamo enormemente sovrappeso, ma non riusciamo ad uscirne perché stiamo provando altre parti della macchina per risolvere i nostri vari problemi. Quindi, ciò a cui si mirava introducendo il tetto ai costi ha assolutamente centrato l’obiettivo”, il parere del numero uno della gestione sportiva di Mercedes. “È quello che voleva la FIA: ottenere che i grandi team non possano semplicemente buttare soldi.”

Lezione

L’annata 2022 servirà da lezione a Wolff e soci per il futuro. Lo stesso manager austriaco ha ammesso in più di una circostanza che si siano sbagliate varie cose in questa annata di patimenti: “C’è molto di più su cui scrivere un libro quest’anno rispetto agli ultimi otto anni”, ha ammesso filosoficamente. D’altronde è difficile per gli uomini Mercedes guardare indietro all’ultimo decennio e non provare malinconia: “Posso dirti che è fottutamente difficile quando vedi tutti i bei post di Instagram e tutto ciò di cui abbiamo parlato per otto anni”, ha detto Wolff ai media. I lavori a Brackley continuano e si può essere certi di come questo 2022 stia insegnando tantissimo. Il futuro è tutto da scrivere e per Wolff il passato servirà da lezione.