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Mercato luglio: collassa sotto gli effetti della crisi economica e segna -19,4%

Come già asserito in passato, causa ovviamente pandemia, tendenzialmente quando si parla di mercato si tiene in considerazione l’anno 2019 per un confronto più veritiero con il 2021. Un anno, quest’ultimo, le cui chiusure e aperture hanno condizionato meno il comparto automotive (inteso i concessionari). Meno per il semplice fatto che le persone hanno avuto maggiori libertà in termini di circolazione.

Ciò detto non vuol dire che il 2021 sia un’annata positiva per il mercato auto, vittima come molti settori della pandemia e della crisi economica. Tanto che il mese di luglio 2021 è stato addirittura più negativo dello stesso periodo dello scorso anno. Perché se nel 2020 erano state immesse sul mercato 136.768 vetture, nel luglio del 2021 sono invece state immatricolate 110.292 automobili, ossia il 19,4% in meno.

Nel complesso, se invece il periodo di riferimento sono i primi 7 mesi dell’anno, allora il segno torna ad essere positivo con un +38% (ma sempre riferendosi al 2020). Infatti il mercato del 2019 è ancora fortemente in vantaggio rispetto a quello del 2021, dato che il risultato odierno segna un -19,1% in confronto a due anni fa.

L’elettrificazione piace sempre di più

Chi invece non sembra risentire minimamente della crisi, anzi, proprio da questa situazione inattesa ha avuto una spinta incredibile, è tutto il comparto elettrificato. Quindi tutto ciò che concerne ibrido, plug-in e naturalmente elettrico. I valori di incremento sono talmente alti che in alcuni casi si misurano in quadrupla cifra percentuale. Il riferimento è alle vettura plug-in hybrid, che nel caso dei modelli alimentati a benzina hanno fatto segnare un +1487,2% con 5.936 unità immatricolate a luglio 2021 rispetto alle 374 del 2019. Mentre le alimentazioni alternative come metano e GPL calano ma non in modo significativo.

Stellantis gioca in casa

Dato il numero di marchi nel suo portafoglio, è normale che il Gruppo Stellantis sia quello che primeggia sul nostro mercato. Nonostante ci siano brand i cui numeri, come nel caso specifico di Alfa Romeo, DS e Maserati, che hanno venduto rispettivamente 938, 395 e 160, sono poco funzionali ad una crescita organica. A seguire troviamo i tedeschi del Gruppo Volkswagen e i francesi di Renault.

Tutti marcano un segno meno rispetto al luglio di due anni fa. Gli unici che possono tirare un sospiro di sollievo sono il Gruppo BMW (va considerata anche MINI sebbene viaggi in “rosso”) con un +3% e Mazda con un +9,52%.

La Top Ten del mese di luglio

NOME VETTURA UNITÀ IMMATRICOLATE
Fiat Panda7.238
Fiat 5003.719
Jeep Compass3.284
Lancia Ypsilon3.140
Fiat 500X2.844
Toyota Yaris2.843
Volkswagen T-Cross2.762
Jeep Renegade2.741
Ford Puma2.531
Dacia Sandero2.525