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Hamilton durissimo: “Disastro, pensiamo al 2023” (video)

MIAMI GARDENS, FL - MAY 08: Mercedes-AMG Petronas Team Principal & CEO Toto Wolff and Mercedes-AMG Petronas driver Lewis Hamilton (right) talk prior to the start of the Formula 1 CRYPTO.COM Miami Grand Prix on May 8, 2022 at Miami Autodrome in Miami Gardens, FL. (Photo by Doug Murray/Icon Sportswire via Getty Images)

Il sesto e l’ottavo posto nelle prime libere del Gran Premio del Canada sembravano in linea con quanto visto finora. Poi, nel pomeriggio di Montreal è cominciato prima a piovere e poi si è passati al nubifragio. E non solo climaticamente, meteo ballerino. Anche verbalmente in casa Mercedes. Che la W13 non vada a genio a Lewis Hamilton è risaputo, ma il congedo all’attuale progetto sembra persino più vicino di quanto Wolff e soci non pensassero.

Non va

Il sette volte campione del mondo si è presentato sconsolato ai microfoni di Sky Sport. Sorriso amaro esibito, quello di chi non sa più che pesci pigliare per cambiare lo stato delle cose:  “Un po’ tutto quello che facciamo con questa macchina in generale non funziona”, ha detto il fenomeno di Stevenage.  E d’altronde un tredicesimo posto non può andar bene al campionissimo più vincente della storia della Formula 1. Per quanto si tratti di libere, le grandi difficoltà non sono qualcosa di passeggero né una novità in casa Mercedes.

Disastro

Qualche settimana fa il Team Principal Toto Wolff aveva rimandato al mittente ogni domanda circa la possibilità di mollare l’attuale vettura per concentrarsi sulla prossima. Ci si era dati persino un orizzonte temporale in cui le cose sarebbero migliorate: il prossimo Gran Premio, 3 luglio, Silverstone. Tra l’altro, il più importante per le frecce d’argento, quello di casa. “Io e George abbiamo provato due assetti molto diversi per poter vedere se una maniera funzionasse e l’altra no”, ha detto Hamilton. Che poi ha aggiunto di doversi confrontare col suo compagno di team George Russell, ma che per lui “è stato un disastro”.

Smobilitazione

Il sette volte campione ha chiarito che il team deve continuare a lavorare, ma crede che questa ormai la macchina sia questa e che non ci siano grandi possibilità di miglioramento. “Dobbiamo cercare di stringere i denti e lavorare sodo per avere una macchina migliore l’anno prossimo”, la chiosa di Hamilton. Aria di smobilitazione? Baku, di certo, pare aver fatto precipitare tutto.