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Muretto Ferrari sotto accusa, Binotto: “La macchina non andava…” (video)

BUDAPEST, HUNGARY - JULY 31: Carlos Sainz of Spain driving (55) the Ferrari F1-75 leads Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Ferrari F1-75 during the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 31, 2022 in Budapest, Hungary. (Photo by Bryn Lennon - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Aveva approcciato al weekend ungherese parecchio battagliero. Mattia Binotto, che di professione fa il Team Principal della Ferrari, aveva promesso una doppietta. Rincarando poi la dose dopo la pole strappata alle sue macchine da George Russell e dalle Mercedes ieri. Aveva dichiarato di volere una doppietta. D’altronde le caratteristiche dell’Hungaroring parevano dargli ragione e alimentare le speranze di tutti i tifosi della Ferrari.

Caporetto

Ma il risultato maturato in Ungheria è qualcosa di difficile da mandare giù. Una Caporetto vera e propria: quarto Carlos Sainz, addirittura sesto Charles Leclerc in una gara vinta da un fenomeno di nome Max Verstappen. Verstappen sì, che partiva decimo. E persino il grande malato del quartetto davanti, Sergio Perez, si è accomodato davanti a Leclerc, nonostante una partenza dall’undicesimo posto. E quando i piloti in pista non sembrano sbagliare granché, normale che sul banco degli imputati ci finisca il muretto. Una strategia legata alle gomme scelte che si è rivelata perdente e sconfessata poi dallo stesso muretto con un pit-stop supplementare per Leclerc. Nell’intervista di Sky Sport F1, proprio il Team Principal, Mattia Binotto, prova ad analizzare le ragioni della disfatta.