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Ferrambo è lo strano incrocio tra una Ferrari e una Rambler Wagon

Guardando le immagini di questo post è difficile immaginare che qualcuno abbia realmente pensato di produrre un incrocio tra la Ferrari 360 Modena e una Rambler Wagon del 1960. Eppure, è proprio questo ciò che è accaduto. Ma qual è la storia di questo particolare modello?

La vicenda inizia quasi due decenni fa, quando una Rambler Wagon bianca arriva al negozio di Tim Divers a Startup, Washington. Tim, suo fratello Scott e la loro squadra si erano fatti un nome nel corso degli anni per aver realizzato alcuni straordinari hot rod, e la Rambler era destinata ad aggiungersi al loro curriculum. Tuttavia, il piano originale era di trasformarla in maniera molto più classica.

A un certo punto, però, qualcuno suggerì scherzosamente di montare un motore Ferrari. Quella che sembrava essere solo una battuta, finì per cambiare il corso del progetto. In men che non si dica Tim si mise a studiare la fattibilità di trapiantare un motore V8 Ferrari nella vecchia wagon.

Ebbene, per ospitare il V8 da 3,6 litri da 400 CV e la sua trasmissione, fu necessario riprogettare l’intero pavimento. Il piano originale prevedeva l’utilizzo di un telaio Art Morrison con sospensioni pneumatiche e il montaggio di un moderno V8 di fabbricazione americana nella parte anteriore. Non essendo però possibile, il team ha dovuto costruire un telaio su misura.

Alla fine, è stata utilizzata solo la metà anteriore della struttura Art Morrison, ma il retrotreno è stato fabbricato da zero per adattarsi perfettamente alla carrozzeria Rambler e ospitare le sospensioni della 360 senza alterare drasticamente l’assetto di fabbrica. Inoltre, l’impianto frenante di serie della Ferrari è stato conservato praticamente intatto, mentre la nuova scatola dello sterzo è un altro componente fornito da Art Morrison.

Quindi, è iniziato il lavoro sulla carrozzeria, anch’essa sottoposta a modifiche sostanziali. Tim e la sua squadra non si sono accontentati di alimentare la Rambler con un motore Ferrari, ma hanno deciso di farla sembrare tale. Così, la fascia anteriore è stata magistralmente ridisegnata, ispirandosi all’intramontabile 250 GT Lusso. Anche i parafanghi sono rimasti rifatti.

Il design a due porte della Rambler originale ha contribuito a rendere il lavoro un po’ più semplice quando si è trattato di modificare la parte posteriore della carrozzeria, ma il team ha comunque dovuto rifare i pozzetti delle ruote e apportare una serie di altre modifiche che sono state tutt’altro che semplici.

Alla fine, la struttura faticosamente modificata è stata opportunamente verniciata in Rosso Corsa Ferrari da Shawn e Jim, ed è stata quindi abbellita con finiture cromate personalizzate, nuovi fari e luci posteriori a LED, oltre a un set di ruote su misura fabbricate internamente dal team Divers Street Rods.

Oltre al telaio e alla carrozzeria personalizzati, anche gli interni sono stati ridisegnati dal fratello di Tim, Scott. Il cruscotto conserva in gran parte la forma originale della Rambler, che si adatta meravigliosamente all’intero tema della costruzione. È stato decorato con raffinati pannelli rivestiti in pelle e un bellissimo indicatore sviluppato da MoTec.

Quindi, con i sedili posteriori e il baule tradizionale rimossi per fare spazio alla trasmissione, Scott ha avuto la brillante idea di progettare un vano bagagli simile a quello della Ferrari sotto il cofano. Ha progettato una copertura con spazio per tre valigie e ha rivestito il tutto con la stessa pelle marrone utilizzata per gli interni.

La costruzione della Ferrambo ha richiesto circa tre anni e mezzo e, una volta terminata, questa strana combinazione tra una Ferrari 360 Modena e una Rambler ha messo tutti d’accordo, o quasi: ha infatti vinto l’ambito Ridler Award 2008 e, a distanza di quattordici anni da quella creazione, continua ad affascinare ben più di qualche curioso.

Ferrambo – Le foto