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Cinque supercar dei 2000 che son finite nel dimenticatoio

Un anno fa avevamo parlato di cinque supercar nate da marchi prestigiosi che tuttavia non avevano riscosso particolare successo, tanto da essere presto finite nel dimenticatoio nonostante il nobile pedigree. Oggi parliamo di altre cinque supercar dimenticate, nate in questo inizio di ventunesimo secolo, prodotte da marchi avrebbero voluto entrare nell’olimpo automobilistico ma di cui si sono già perse le tracce.

Lakari Fulgura (2002)

Se un giorno dovrete nominare un’auto marocchina, la Lakari Fulgura potrà essere la vostra risposta. Presentata per la prima volta al Salone di Ginevra nel 2002, Lakari mostrò versioni della supercar completamente ridisegnate di anno in anno, finché non si arrese definitivamente nel 2005. Progettata per competere con la Lamborghini Murcielago, la Fulgura montava un V12 da 6,0 litri di origine Mercedes con quattro turbocompressori. I suoi 680 CV le permettevano di raggiungere i 350 km/h, ma a 500.000 euro dell’epoca non trovò acquirenti.

Lotec Sirius (2004)

Sebbene Lotec sia stata fondata nel 1962, si è concentrata sul motorsport fino al 2004, quando ha presentato la sua prima auto di serie stradale. Alimentata da un V12 da 6,0 litri Mercedes, la Lotec Sirius era progettata dal fondatore dell’azienda Kurt Lotterschmid. Dal sito internet dell’azienda, a distanza di quasi 20 anni sembrerebbe ancora disponibile, ma non sappiamo in questo periodo quante di queste auto siano state prodotte.

Ronn Scorpion (2009)

Non poteva avere un tempismo peggiore Ronn Maxwell quando lanciò la sua supercar Scorpion a Monaco al Top Marques 2009. La crisi finanziaria globale aveva appena colpito e chi voleva auto di questo tipo non poteva più permettersele, mentre chi poteva ancora permettersele non le voleva. La Ronn Scorpion era dotata del V6 biturbo da 3,5 litri dell’Acura TL, equipaggiato con iniezione di idrogeno per migliorare la combustione. Ma senza acquirenti Maxwell fu costretto a chiudere la sua attività.

Transtar Racing Dagger GT (2010)

È bello quando un’azienda irrompe sulla scena con affermazioni incredibili e Transtar Racing ha proprio queste caratteristiche. Nel 2010 svelò i primi progetti della Dagger GT, una supercar che pesava 1.150 kg con una potenza di 2.000 CV, che affermava fosse in grado di superare i 500 km/h. Se ciò non fosse stato sufficiente, Transtar Racing offriva anche l’opzione GT-LS, dotata del pacchetto con pneumatici per velocità di 800 km/h. Ma non se ne sa più nulla.

Icona Vulcano (2013)

Quando l’Icona Vulcano venne presentata nel 2013 al Salone di Shanghai, metteva a disposizione 950 CV di potenza, frutto dell’interazione tra un V12 a benzina da 790 CV e un’unità elettrica da 160 CV. Nel 2015, il sistema venne sostituito con un V8 sovralimentato da 6,2 litri fornito da General Motors con 661 CV, ma in grado di essere messo a punto fino a circa 1.000 CV. Un altro grande cambiamento del 2015 fu il passaggio alla carrozzeria in titanio, la prima vettura a utilizzare questo tipo di costruzione. Ma anche in questo caso se ne sono perse le tracce.