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Autovelox, dal modello capisci se è spento o se è acceso | Con questo trucchetto non ti multano più

Stop alle multe con questi modelli di autovelox

Con alcuni autovelox non ti possono più multare - Fonte: Depositphotos - TargetMotori.com

Con questo trucchetto, non ti possono più sanzionare, dal modello dell’autovelox capisci se puoi o meno strappare la multa. Gli automobilisti sono senza parole, in quanto nessuno se lo sarebbe mai aspettato.

Facciamo subito una premessa, questa informazione è giusto che ogni automobilista la sappia, in quanto è nei propri diritti essere trattati nel rispetto della legge. Così come gli automobilisti devono rispettare le leggi del codice della strada, così la legge deve rispettare il cittadino e i suoi diritti.

Questo però non vuole essere un motivo per voi, per infrangere i limiti di velocità e non guidare più in sicurezza, soltanto perché con questa “falla” (chiamiamola pure così) nella legge, potrete contestare la multa. Siccome il numero di morti sulle strade, che siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti e anche altri automobilisti, aumentano di anno in anno, capirete benissimo da soli, quanto è importante andare piano e tutelare gli altri.

Ad ogni modo, sperando che questo concetto sia stato recepito, ecco come capire dal modello dell’autovelox, se il sensore è acceso o spento. Dopo aver capito questo, non solo potrete contestare la multa, ma finché la situazione non sarà risolta, non potranno più multarvi.

Il trucchetto per capire il modello dell’autovelox

Giusto per sensibilizzare maggiormente gli automobilisti su questo punto, il rispetto del codice della strada è fondamentale per salvaguardare la propria vita e anche quella degli altri. Così come è importante smetterla di parlare al telefono mentre si guida o effettuare videochiamate e dirette social, per non parlare di tutte le altre imprudenze che ogni giorno milioni di cittadini commettono quando sono al volante.

Soltanto nel 2022 per farvi un esempio, in Italia ci sono stati 3.159 morti e 223.475 feriti. Da gennaio a novembre 2023, secondo i dati rilasciati dall’Asaps, come possiamo leggere in un articolo rilasciato da tg24.sky.it, a perdere la vita sono stati 379 pedoni, 175 ciclisti e 48 bambini sulle strade italiane, per non parlare di quelli del mondo. Ogni anno a morire per incidenti stradali sono qualcosa come un milione e 300mila persone. Sono numeri allarmanti e agghiaccianti, tant’è che nel nostro Paese è stato istituito il 19 marzo, come giornata mondiale per ricordare le vittime della strada.

Come farsi annullare la multa dell'autovelox
Risarcimento multa – Fonte: Depositphotos – TargetMotori.com

Gli autovelox omologati

Chiarito quindi il concetto che questa informazione non vuole essere un motivo per infrangere le regole del codice della strada, quanto piuttosto a essere a conoscenza di un vostro diritto. Dunque, secondo la legge, gli autovelox per essere legali non devono essere soltanto approvati ma anche omologati. Questa distinzione la si può evincere da una sentenza di Treviso, nella quale il giudice ha accettato il ricorso e quindi l’annullamento della multa per eccesso di velocità all’automobilista, in quanto l’autovelox in questione non risultava omologato.

Secondo il presidente di ASAPS, Giordano Biserni: “E’ impossibile omologare gli autovelox per il semplice fatto che il provvedimento di omologazione era previsto all’articolo 142 del Codice della Strada, comma 6, però mancano i decreti…” e ancora: “Per l’omologazione manca un provvedimento che deve essere emanato dall’ente preposto che che è il Ministero dei Trasporti…”. Secondo Biserni c’è un unico modo per ovviare a questo problema: “A nostro avviso è quella di un emendamento della modifica al Codice della Strada, già approvato alla Camera. La vedo come unica strada…”.

In attesa di questa modifica dell’emendamento, tutti gli autovelox non omologati che emettono una multa possono essere contestate dal guidatore. Proprio per evitare questi rimborsi, come ha confermato Giordano: “Alcune realtà potrebbero spegnerli per evitare una serie di ricorsi in sequenza e anche delle spese giudiziarie da affrontare…”. Cosa ne pensate di questa storia?