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La guerra rischia di fare aumentare il costo del carburante fino a 3 euro al litro

Man hand with glove holding a green no lead gasoline dispenser

La guerra in Ucraina porterà conseguenze a breve, medio e lungo termine in tutto il mondo. Di una cosa possiamo essere abbastanza certi: se nell’ultimo periodo si è assistito a un aumento dei prezzi dell’energia, questi non sono destinati a diminuire. Anzi. In particolare il costo del carburante aumenterà ancora. Ma fino a quanto?

La Russia è uno dei maggiori produttori di petrolio e gas naturale. La notizia dell’invasione russa in Ucraina ha fatto balzare il prezzo del petrolio da 93 a 99 dollari al barile. Alcuni analisti prevedono che dopo l’invasione russa dell’Ucraina il prezzo di un barile di petrolio potrebbe arrivare a 150 dollari, se si dovesse arrivare a un embargo delle esportazioni russe.

Cosa succede adesso?

In base a quanto rilevato da Staffetta Quotidiana, IP e Q8 hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati per benzina e gasolio. Al momento non si può fare altro che osservare come procederanno gli eventi. Gli analisti prevedono che se le tensioni dovessero allentarsi e i flussi di gas e petrolio non si interromperanno i prezzi alle pompe dovrebbero stabilizzarsi, pur ai prezzi alti di questi ultimi giorni. Se, al contrario, il conflitto dovesse portare a interrompere le forniture dalla Russia il costo del carburante potrebbe arrivare a prezzi compresi tra 2,5 e 3 euro al litro. Uno scenario che porterebbe, a cascata, ripercussioni molto importanti su tutta l’economia mondiale.