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Da utilitaria a sportiva grazie ai reparti di elaborazione interni

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Molte Case automobilistiche hanno al loro interno una divisione che si occupa di elaborare le vetture di serie per renderle più sportive. Tutti gli appassionati conoscono AMG e M che, rispettivamente per Mercedes e BMW, realizzano supercar che mantengono comunque le raffinate caratteristiche dei modelli di partenza. Queste operazioni però non sono riservate ai prestigiosi marchi tedeschi: diversi marchi generalisti hanno i propri reparti di elaborazione interni. Elaborazioni che trasformano sonnacchiose utilitarie in piccole belve pronte a mordere l’asfalto. Ecco alcuni esempi.

Abarth

Carlo Abarth (1908-1979) aveva già avuto una discreta carriera nel motorsport quando fondò una sua azienda di elaborazione nel 1949. Visto che le Fiat erano le auto più diffuse in Italia, sembrava logico concentrarsi su di esse. Le Fiat elaborate da Abarth ebbero grande successo sia in pista che su strada, ma l’azienda lavorò anche con Porsche e Simca.

Fiat acquistò Abarth nel 1971 e presto la 124 Spider e la berlina 131 destinata ai rally ricevettero le cure dello Scorpione (il simbolo voluto da Carlo Abarth che derivava dal suo segno zodiacale). Il nome Abarth diventò un semplice livello di allestimento nei primi anni 2000 su alcuni modelli Fiat, ma il lancio dell’Abarth Grande Punto e dei modelli basati sulla 500 ha riportato il nome alle sue origini.

Ford Performance

La ricerca di componenti per ottenere prestazioni migliori sono una costante di Ford fin dagli albori dell’automobilismo, tant’è che l’Ovale blu ha avuto diverse divisioni di elaborazione nel corso degli anni. Advanced Vehicle Operations, RS e ST sono nomi che richiamano a vetture dalle prestazioni migliorate, ma l’ultima evoluzione è chiamata semplicemente Ford Performance.

A differenza di molti reparti di elaborazione interni, Ford Performance offre un catalogo di parti per i modelli fuori produzione. Ciò significa che è possibile acquistare componentistica garantita, per esempio per una Fiesta ST, una Focus RS o anche per una Mustang. Si va dai semplici aggiornamenti di scarico e filtri dell’aria fino a kit di compressione per la Mustang, in modo da costruirsi pian piano l’elaborazione che si desidera.

Hyundai N

A differenza di ciò che molti credono, la “N” del reparto di elaborazione interna di Hyundai non sta per Nürburgring. Al contrario, sta per Namyang, vale a dire dove avviene ricerca e sviluppo a livello globale dell’azienda coreana. Tuttavia, ciò non ha impedito a Hyundai di sfruttare al meglio il circuito tedesco per perfezionare le sue auto più sportive.

Un’altra influenza tedesca del reparto N è il suo capo, Albert Biermann, che è stato scelto proprio per la sua esperienza in BMW M. Biermann è arrivato in Hyundai nel 2014, un anno dopo la fondazione della divisione N, e la prima Hyundai N fu la i30 N, arrivata nel 2017 e subito oggetto di reazioni entusiastiche.

Renault Sport

Le origini di Renault Sport sono da ricercare nell’amalgama tra i reparti corsa di Alpine e Gordini, entrambi posseduti da Renault. Ciò avvenne nel 1976 e la prima auto realizzata fu la R.S.0.1, che fu la prima vettura Turbo in Formula 1. La prima auto stradale a portare il nome di Renault Sport fu la Spider lanciata nel 1995, sebbene nel 1993 anche la Clio Williams venne sviluppata da RS.

Mentre la Spider risultò un flop a livello di vendite, Renault Sport colpì nel segno con il lancio della Clio nel 2000. Il suo motore elaborato da 2 litri da 168 CV era ottimo, ma la grande sorpresa riguardava quanto bene si guidasse quella vettura e quanto facesse sembrare peggiori i modelli della concorrenza.

Seat Cupra

Oggi Cupra è un marchio a sé stante, ma la sua vita è iniziata nel 1996 come un’evoluzione del reparto corse Seat Sport. Rispecchiando il successo di Cupra nelle corse e nei rally, il primo modello stradale a utilizzare il nome fu la Ibiza GTI Cupra Sport 16v. Questa hot hatch compatta con il motore 2 litri da 148 CV era molto divertente e Cupra la fece seguire dalla Leon con 201 CV nel 2000.

In seguito, modelli ancora più veloci e potenti vennero realizzati dalla divisione Cupra, culminati con la Leon Cupra 300 del 2017 in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi. Dal 2019, tutti i modelli sportivi vengono lanciati dal marchio Cupra come entità separata da Seat.