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Ferrari è disinteressata alla guida autonoma

Il marchio Ferrari non ha bisogno di presentazioni. Una delle caratteristiche comuni a tutte le vetture del Cavallino Rampante, compreso l’ultimo SUV Purosangue, è che sono auto fatte per essere guidate. Ma come si concilia questa caratteristica fondamentale per Ferrari con la sempre più crescenti possibilità di guida autonoma? Semplicemente non si concilia, rispondono in Ferrari.

“Ci sono quattro tipologie di tecnologia: per le prestazioni, per il comfort, per l’infotainment e per la guida autonoma. L’ultima non ci interessa”, ha sottolineato il CEO di Ferrari, Benedetto Vigna, durante l’incontro Future of the Car organizzato dal Financial Times. Non è la prima volta che il marchio si dice contrario ai veicoli autonomi.

Business Insider fa sapere che Vigna ha fatto riferimento all’“anima dell’auto” durante la conversazione. In effetti, una Ferrari senza pilota non sarebbe una Ferrari. Il marchio di Maranello non è stato interessato alla fusione tra FCA e PSA che ha dato vita a Stellantis e ciò significa che non deve rispondere a direttive dall’alto che impongano lo sviluppo di veicoli autonomi.

La maggior parte delle altre case automobilistiche che producono supercar appartengono a una casa automobilistica più grande: per esempio Volkswagen possiede Porsche e Lamborghini. Queste aziende potrebbero quindi utilizare la tecnologia del gruppo per creare veicoli a guida autonoma. Altri costruttori, come McLaren, stanno lottando dal punto di vista finanziario, mentre Koenigsegg, che ha volumi molto ridotti e si concentra soprattutto sulla progettazione dei veicoli, è improbabile che pensi di produrre auto a guida autonoma.