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GM pensa a come prevenire il mal d’auto sui veicoli senza conducente

A molti sarà capitato di soffrire di mal d’auto. Trattasi di cinetosi, detta anche malattia del movimento. Quando un giorno le auto a guida autonoma saranno la normalità, potrebbe diventare un serio problema per molti (abituati a guidare da sempre).

General Motors, come riporta il magazine statunitense Motorauthority, ha depositato una domanda di brevetto per una tecnologia anti-cinetosi per veicoli autonomi. Una problema che tende a verificarsi quando un passeggero è concentrato su altro (e non sulla “guida”) come leggere un libro o scorrere il telefono.

Come sottolineato da General Motors, sono queste le cose che ci si attende facciano le persone una volta che non devono guidare. Quindi eliminare la cinetosi è particolarmente importante nelle auto a guida autonoma. E se la guida autonoma vi affascina, ecco alcune delle ultime tecnologie in uso.

Come funziona

A tal fine, il Gruppo americano ha delineato un sistema di luci e immagini che rappresentano visivamente le forze di accelerazione, frenata e in curva. Ciò potrebbe assumere la forma di un’immagine del veicolo sullo schermo o cambiare colore o schemi di luce. In alternativa, un sistema audio o un feedback tattile potrebbero essere utilizzati per fornire un effetto simile, ha affermato GM.

Questo non solo aiuta ad allineare la percezione sensoriale di una persona con le forze che agiscono sul suo corpo, affrontando la causa della cinetosi, ma anche a creare fiducia fornendo maggiori informazioni su ciò che il veicolo sta facendo, sempre secondo GM.

Non è chiaro se questa tecnologia arriverà in produzione, ma General Motors sta portando avanti lo sviluppo di veicoli autonomi da tempo. Il servizio Cruise sarà disponibile a breve per le prime corse in taxi senza conducente nella città di San Francisco. Attualmente utilizza delle Chevrolet Bolt EV modificate, ma alla fine passerà a un veicolo appositamente costruito chiamato Origin. Presentato per la prima volta nel 2020, sarà prodotto da GM nello stabilimento Factory Zero della casa automobilistica di Detroit.