Il Mondiale dei SUV a idrogeno potrebbe iniziare nel 2026
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Pur essendo ancora di nicchia, nel motorsport si sta pian piano facendo spazio. Cosa? L’Extreme E, il Campionato del Mondo in cui SUV completamente elettrici. Gareggiano in giro per i cinque continenti con una regola: solo superfici non asfaltate. Di conseguenza, le vetture sono ben diverse esteticamente rispetto ai SUV stradali, quelli da tutti i giorni. Sono infatti progettati seguendo un protocollo di specifiche dedicate chiamato Odyssey 21.
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Si tratta di SUV da 1.650 chili e una potenza di 536 CV. Raggiungono i 100 km/h in 4,5 secondi, hanno batterie fornite da Williams Advanced Engineering ed è prodotte da Spark Racing. Questi sono i modelloi base, perché possono essere modificati grazie a partnership con gli OEM. Essendo legati all’ecologia, la carrozzeria è realizzata in fibra di lino naturale mentre il telaio tubolare è in lega di acciaio rinforzato con niobio, usato anche per i roll-bar e strutture antiurto.
Il campionato di SUV elettrici è iniziato nel 2020 e a oggi è giunto alla terza edizione. Nel paddock durante i weekend di gara ci sono nomi molto conosciuti, come Sebastian Loeb, Tanner Foust e Lia Block. Tanti anche i piloti provenienti dalla F1 che possiedono dei team, come Lewis Hamilton, Jenson Button e Nico Rosberg.
Ma il successo ad Extreme E non basta. Il prossimo passo è mostrare a tutti che le auto alimentate a idrogeno siano sicure e che sono pronte per queste gare estreme. Il primo passo verso la realizzazione del nuovo Campionato a Idrogeno è stato compiuto ieri, 31 agosto 2023. La FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) ed Extreme E hanno firmato un Protocollo d’Intesa (MoU) in cui viene stabilito cosa le organizzazioni debbano fare per far nascere l’Extreme H. Anche se bisogna sottolineare che il Protocollo d’Intesa non è vincolante. Ciò significa che tutto può cambiare e che nulla è definito o definitivo, in qualsiasi momento, facendo svanire nell’aria l’ambizioso progetto.
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Dovesse filare tutto liscio, l’Extreme H diventerebbe invece un evento approvato dalla FIA nel 2025. L’anno seguente, nel 2026, da un semplice campionato diventerebbe a un campionato del Mondo. Diventando un Mondiale però introdurrebbe norme sportive, finanziare e tecniche molto rigide ma attirerebbe anche tanti sponsor importanti.
Alejandro Agag, il fondatore di Extreme E ha affermato: “La firma del Protocollo d’Intesa non vincolante con la FIA è un primo passo significativo che apre la strada al lancio di una transizione rivoluzionaria verso le corse alimentate a idrogeno”. Ha continuato poi: “Una volta raggiunto lo status di Campionato del mondo FIA, Extreme H continuerà ciò che Extreme E ha iniziato come serie pionieristica di sport motoristici e non vediamo l’ora di offrire un altro prodotto sportivo spettacolare”.
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Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha affermato invece: “Extreme H mostra un grande potenziale e ha sottolineato che le competizioni automobilistiche fungono da eccellenti piattaforme di ricerca e sviluppo”.
Ma nella pratica, quali sono le principali differenze tra i due tipi di motorizzazioni? A differenza dei mezzi elettrici a batteria, le auto a idrogeno non hanno bisogno di grandi quantità di energia accumulate. Necessitano però di un serbatoio pressurizzato, che combina l’idrogeno e l’ossigeno attraverso una reazione elettrochimica. Non vi sono combustioni e quindi ovviamente i fumi di scarico non sono dannosi per noi umani, non intaccando l’aria che respiriamo.