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Le luci diurne possono ridurre di molto il rischio di incidenti

Una volta si chiamavano luci di posizione, oggi hanno preso il nome di luci diurne. In Italia sono obbligatorie ogni volta che si esce dai centri urbani, ma ormai praticamente tutti i costruttori non danno nemmeno la possibilità di spegnerle e sono diventate un elemento di design. Ma prima di tutto sono fondamentali dispositivi di sicurezza, in grado di ridurre il rischio di incidenti di quesi il 9%, come ha dimostrato un recente studio pubblicato sul Journal of Safety Research.

La ricerca è stata condotta dai ricercatori della Monash University di Melbourne, in Australia. In particolare conclude come le luci diurne “possono ridurre il rischio complessivo di essere coinvolti in un incidente non notturno con altri veicoli in cui la visibilità del veicolo può essere un fattore nella causa dell’incidente dell’8,8%”. La parola chiave è visibilità, dal momento che possiamo sostenere che in generale le auto moderne siano più sicure dei modelli più vecchi.

Lo studio ha analizzato dati sugli incidenti dal 2010 al 2017: si è visto come le auto più recenti avevano più probabilità di essere viste dagli altri automobilisti, diminuendo così la probabilità di collisioni durante il giorno. Ciò anche in un paese come l’Australia, che è stato definito “il più soleggiato della Terra”: le luci diurne fanno risaltare le auto.

Ancora più significativa l’importanza di queste luci nei momenti in cui le condizioni di luce ambientale sono inferiori, per esempio all’alba o al tramonto. In questi momenti, le luci diurne riducono gli incidenti del 20,3%, un notevole impatto rispetto alla media dell’8,8%. Questo perché essendo sempre accese, permettono di rendere maggiormente visibile l’auto anche in momenti in cui il conducente potrebbe dimenticare di accendere gli anabbaglianti.

Infine, nelle zone con limiti di velocità superiori a 75 km/h, le luci diurne riducono il rischio di incidenti del 13,8%, rispetto a una riduzione del 7,7% nelle aree con velocità inferiori.