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Mazda si affida all’intelligenza artificiale per lo sviluppo dei suoi veicoli

Secondmind, startup del Regno Unito, nell’ultimo periodo ha ricevuto sovvenzioni per un ammontare di 16 milioni di dollari da parte di molte aziende, tra cui Mazda, per poter sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale (AI) per far sì che si riducano i tempi di progettazione e sviluppo per le case automobilistiche.

Mazda e l'Intelligenza Artificiale di Secondmind

Naohito Saga, responsabile della ricerca e sviluppo di Mazda, ha dichiarato: “L’industria automobilistica deve accelerare ulteriormente la velocità e l’efficienza dello sviluppo a causa della diversificazione delle esigenze del mercato e della crescente sofisticazione e complessità della tecnologia.” Ha poi continuato con: “Siamo ansiosi che la partnership con Secondmind contribuisca all’ulteriore evoluzione della produzione di veicoli Mazda”.

La Secondmind afferma di poter aiutare a ridurre i tempi di sviluppo da anni a mesi. L’Intelligenza Artificiale, infatti, ha l’obiettivo di ridurre il numero di errori commessi durante le fasi di progettazione e test. Tutto questo fa sì che vi siano meno correzioni e un 40% in meno di prototipi, che aiuta a risparmiare tempo e ovviamente denaro durante lo sviluppo di nuovi veicoli, in particolare con i veicoli elettrici.

Intelligenza Artificiale

Gary Brotman, CEO di Secondmind, ha dichiarato: “Secondmind e Mazda sono stati allineati fin dal primo giorno attorno a un obiettivo comune di consentire l’ottimizzazione continua della progettazione e delle prestazioni dei veicoli e aiutare l’industria automobilistica a raggiungere il successo nell’era dei veicoli definiti dal software”.

Continuando poi: “Siamo orgogliosi di supportare Mazda nell’aprire nuove strade per l’innovazione dell’intelligenza artificiale nell’ingegneria automobilistica attraverso la strategia avanzata di ricerca e formazione sull’intelligenza artificiale di Mazda”.

Tra gli investitori, oltre a Mazda, ci sono Amadeus Capital Partners, Atlantic Bridge Ventures e Cambridge Innovation Capital ma non è chiaro quanto in realtà ciascuno abbia contribuito al totale di 16 milioni di dollari.