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Perché il prezzo dei carburanti premium si sta alzando?

Purtroppo che il prezzo dei carburanti sia in (quasi) costante aumento non è una notizia. Lo è invece il fatto che i carburanti premium stiano aumentando il loro prezzo più degli altri. Secondo un’analisi di Bloomberg, le raffinerie di petrolio europee e statunitensi avrebbero difficoltà a ottenere una quantità di ottani sufficienti per i carburanti premium e di conseguenza il prezzo alla pompa starebbe aumentando in modo particolare.

Le ragioni di questo fenomeno non sorprendono. Prima di tutto, c’è la guerra in Ucraina, iniziata poco più di un anno fa dopo l’invasione russa. A ciò si aggiunge una mancanza di capacità di raffinazione e, negli Stati Uniti, un inasprimento delle normative ambientali che ha portato a un aumento del 15% del prezzo al gallone rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non va meglio in Europa: nel Regno Unito per esempio il divario tra il carburante normale e quello premium è aumentato del 25%.

C’è però una buona notizia. Infatti non si prevede che il carburante normale, quello ciè con un numero di ottani inferiore, sarà interessato a questi problemi, perché ci sono abbastanza componenti a basso numero di ottani rispetto a quanti siano necessari per ottenere il carburante ad alto numero di ottani.

L’Unione Europea e il Regno Unito hanno vietato la maggior parte delle importazioni di petrolio russo, riducendo la fornitura di un componente fondamentale per produrre la benzina. L’Europa ha anche ridotto la fornitura di additivi che aumentano il numero degli ottani a causa dei maggiori costi energetici e della minore domanda. Ma la perdita delle materie prime russe, fondamentali per il mercato dei carburanti, sta facendo pagare il suo tributo.

Si prevede che questa tendenza possa continuare per tutto il 2023.