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Perché l’Aston Martin è l’auto preferita da James Bond?

Dal momento in cui l’Aston Martin DB5 è apparsa per la prima volta in Goldfinger, il brand è entrato nell’immaginario collettivo di tutti i fan della saga di James Bond.

Ma per quale motivo la Aston Martin è diventata un marchio di fabbrica dei film dell’agente segreto più famoso del mondo nel corso dei decenni, fin dalla sua prima apparizione nel 1964?

A spiegarlo in una recente chiacchierata condotta dalla casa d’aste RM Sotheby’s è direttamente il Chief Creative Officer di Aston Martin, Marek Reichman, secondo cui per Goldfinger Ken Adam (lo scenografo del film) si è concentrato soprattutto sul libro di partenza di Ian Fleming. Se si legge con attenzione il libro, anche se a un certo punto Bond inizia a guidare una Bentley, si può notare come venga menzionata esplicitamente proprio una Aston Martin.

Tuttavia, prosegue Reichman, Adam aveva un budget molto ridotto per Goldfinger, considerato che il tetto dei costi stava per essere raggiunto. Dunque, lo scenografo non poteva più permettersi di comprare una Aston Martin. Di contro, fu dato l’ordine di utilizzare una Jaguar E-Type roadster, all’epoca già in circolazione da qualche anno.

Adam non si diede però per vinto. Reichman ricorda infatti come nel viaggio quotidiano di Adam dai suoi uffici agli studi cinematografici, alla periferia di Londra, incrociava spesso una DB5 Silver Birch: non ebbe alcun dubbio nell’individuare tale modello come il preferito di James Bond.

Adam chiamò dunque la Aston Martin per avere quel modello in prestito e, dopo il primo rifiuto, alla fine il brand cedette assicurando la DB5 Silver Birch in prestito per il film. Da allora, molti modelli Aston Martin sono apparsi sul grande schermo nei film di James Bond, contribuendo a suggellare il successo delle pellicole.