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Sotto un vestito diverso c’è la stessa auto

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Qualche mese fa vi avevamo raccontato di 5 auto che, sotto carrozzerie spesso molto diverse, nascondevano in realtà la stessa base tecnica. Vista la curiosità suscitata da quell’articolo, abbiamo deciso di fare una seconda parte, con altri 5 modelli che sotto sotto sono la stessa auto.

Auto Union 1000 – Auto Union 1000 Sp

Negli anni ‘30, Auto Union era il termine generico per quattro produttori tedeschi che in precedenza era separati e per alcune auto da corsa decisamente fortunate. Il nome venne abbandonato subito dopo la seconda guerra mondiale, per poi tornare nel 1958 come marchio della 1000 berlina. Quest’ultima era sostanzialmente una DKW Sonderklasse con un nuovo nome, ma il motore 3 cilindri a due tempi da 896 cc della prima venne portato a una cilindrata di 981 cc, da cui il nome.

La Auto Union 1000 Sp era la versione sportiva di quell’auto, ma era esteticamente molto diversa, sia in versione coupé che cabriolet. Alcuni dettagli stilistici erano ispirati direttamente da alcune vetture americane, come la Ford Thunderbird. Se a livello estetico la 1000 Sp e la T-Bird potevano assomigliarsi, una possibile confusione tra le due svaniva non appena venivano messe in moto, visto che il 1.0 a due tempi Auto Union aveva un suono completamente diverso dal grande V8 Ford.

Renault 4 – Renault Rodeo

Renault era nel pieno di una grande crisi finanziaria quando lanciò nel 1961 la 4, la sua prima auto a trazione anteriore. Appena arrivò, la Renault 4 si rivelò un grande successo e per poter soddisfare la domanda la casa francese dovette costruire il primo milione di esemplari in soli quattro anni e mezzo. Citroen sosteneva che la Renault 4 fosse una copia della sua 2CV. Se su questo si può discutere, senza dubbio un altro modello del Double Chevron influenzò pesantemente una vettura basata sulla 4.

La Citroen Mehari arrivò sul mercato nel 1968 e due anni dopo arrivò nei concessionari un’auto simile marchiata Renault. Anche la Rodeo aveva una carrozzeria in plastica e utilizzava la piattaforma, motore e trasmissione della Renault 4. Rispetto alla Mehari, la Rodeo aveva motori molto più grandi. Infatti la Citroen rimase fedele al bicilindrico da 602 cc per tutta la produzione della Mehari, mentre il 4 cilindri della Rodeo è partito da una cilindrata di 845 cc fino a superare la barriera del litro.

Renault Dauphine – Renault Caravelle

La Dauphine è stata l’erede del primo modello Renault del dopoguerra, la 4CV, anche se quest’ultima è rimasta in produzione per alcuni anni dopo il lancio della prima. Entrambi i modelli avevano il motore posteriore, ma la Dauphine era molto più moderna e adatta all’esportazione, superando presto le 1.000 unità al giorno. Molti dicono che la Dauphine sia stata l’auto più bella mai prodotta da Renault, ma nel 1956, due anni dopo il lancio, venne trasformata in qualcosa di forse ancora più bello.

Sebbene la Dauphine fosse stata progettata per lo più internamente, alcuni duoi dettagli erano opera di Ghia. Quando Renault decise di produrre una versione più sportiva, incaricò l’azienda italiana di fare il lavoro. La Caravelle, conosciuta anche come Floride in alcuni mercati, inizialmente era meccanicamente identica alla Dauphine, ma visivamente era molto diversa. Ghia aveva eseguito una trasformazione superba, creando una vettura davvero deliziosa.

Opel Vectra – Opel Calibra

La prima generazione della Opel Vectra venne venduta dal 1988 al 1995: non c’era una versione wagon, ma i clienti potevano sceglere tra una versione berlina e una con due volumi e mezzo. Se già questa era una versione particolarmente aerodinamica, GM Europe ne creò una ancora più filante nonché sorprendentemente bella.

La Opel Calibra era la versione coupé della prima Vectra, ma non assomigliava a nessuna delle Vectra in commercio. La Calibra aveva un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,25, inferiore a qualsiasi altra auto del periodo. Tuttavia questo valore valeva solo per la versione più economica, che aveva gli pneumatici più stretti.

Volkswagen Beetle – Volkswagen Karmann Ghia

La Volkswagen Typ 1, conosciuta universalmente come Beetle (o Maggiolino), fu introdotta alla fine degli anni ‘30 come mezzo di trasporto economico per i tedeschi. Quasi certamente non avrebbe avuto una carriera postbellica, se non fosse stata resuscitata dall’esercito britannico per produrre auto economiche per le forze alleate impiegate nella Germania sconfitta. Nel 1972 superò la Ford Model T come auto più prodotta nella storia.

Tutte le parti del Maggiolino vennero utilizzate per una derivata moderatamente sportiva, la cui carrozzeria era progettata in Italia da Ghia e prodotta in Germania da Karmann. La coupé fece il suo debutto nel 1955, seguita due anni dopo da una cabrio, e fu subito salutata come una delle auto più belle mai realizzate. Negli anni ‘60, Volkswagen produsse anche un’altra Karmann Ghia dall’aspetto più stravagante basata su una piattaforma diverse, ma non ebbe mai il successo dell’originale.