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Tutte le notizie dell’universo automotive in un click

Protagonista di giornata il nuovo RAM, il truck del Gruppo Stellantis, in edizione 100% elettrica (il 1500 REV). Una strada, che sebbene non abbia abbandonato i rumorosi motori V8 si sta convertendo lentamente al mondo elettrico (vedi Ford e GM). E quale migliore occasione del Super Bowl 2023 per mostrarlo ufficialmente al pubblico.

Sono pochi i dettagli tecnici resi noti, se non che il nuovo pick-up targato RAM verrà realizzato sulla piattaforma STLA del Gruppo Stellantis. Quindi architettura a 800 Volt e capacità di ricarica sino a 350 kW di potenza. Il resto rimane un mistero, se non che negli Stati Uniti verrà commercializzato a partire dal prossimo anno.

Toyota rafforza l’elettrico… con Lexus

La casa giapponese, guidata dal nuovo amministratore delegato Koji Sato, ha dichiarato che farà un passo avanti in direzione dell’elettrico. Lexus è pronta a lanciare un nuovo veicolo BEV il prossimo 2026. Il marchio di lusso del Gruppo nipponico potrebbe anche adottare un modello di vendita simile a quello di Polstar e Tesla, ovvero senza l’intermediazione dei concessionari.

Ciò non toglie che Toyota continuerà a sviluppare le proprie auto secondo le esigenze dei proprio mercati, non tutti allineati verso solo e soltanto l’elettrico. Tutti i nuovi modelli beneficeranno di importanti novità in ambito connettività attraverso il nuovo sistema operativo Arene dell’azienda.

Maserati pensa alla one-off

Davide Danesin, responsabile dello sviluppo per le linee GranTurismo e Quattroporte, ha affermato in una recente intervista al magazine Top Gear che dalle parti di Modena si potrebbero realizzare progetti su misura (leggi one-off).

Si tratterebbe di un programma che va al di là dell’attuale “Fuoriserie” di Maserati, che di fatto consente agli acquirenti del Tridente di personalizzare le proprie vetture. Le nuove one-off verrebbero realizzate su piattaforme già esistenti.

Il Diesel cala sotto la benzina

Da tempo il gasolio non stava sotto la quota di prezzo della benzina. Per quanto il costo sia ancora rilevante, siamo pur sempre sopra quota 1,8 euro. Una notizia che però ha un risvolto positivo, ossia quello di scongiurare ulteriori aggravi di costo a causa degli effetti provocati dall’embargo russo.

Russia che si trova nella posizione di dover vendere a prezzi stracciati il proprio greggio a Paesi come l’India, che di fatto diventano nuovi fornitori per l’Europa, ma a prezzi più concorrenziali.